Regno Unito e Irlanda incappano nella guerra della farina
A creare una distorsione del prezzo del pane che in Irlanda potrebbe salire del 9% sono le cosiddette regole di origine dovute ad un pagamento maggioredelle farine importate dai Paesi extra Ue.
Attualmente l’Irlanda importa circa l’80% della farina, dalla Gran Bretagna. Se però il grano utilizzato per produrre la farina è superiore al 15% di origine da paesi terzi, (canadese o statunitense) diventa pagabile la tariffa intera, facendo scattare un aumento del 50% del costo del prodotto.
Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’Irlanda non dispone di proprie attrezzature di molitura industriale, dovuto alla chiusura di alcuni stabilimenti negli ultimi anni.
In base al nuovo accordo commerciale, un commerciante di prodotti da forno con sede in Gran Bretagna, Irlanda del Nord o con sede nell’UE – che utilizza la stessa farina specifica ma non deve pagare la stessa tariffa – avrà un vantaggio competitivo significativo nella vendita del proprio prodotto finito sul mercato, rispetto a un panificio con sede in Irlanda.
A differenza delle procedure doganali, per le quali l’industria era preparata, le regole di origine sono diventate chiare solo quando il TCA (accordo di commercio e cooperazione) è stato pubblicato il 24 dicembre 2020, lasciando alle aziende poco tempo per prepararsi.
Allo scopo si sta cercando una deroga da questa specifica regola di origine per il settore dei prodotti da forno irlandesi, al fine di fornire una soluzione senza dazi e mettere le imprese in condizioni di parità con il Regno Unito e la concorrenza dei prodotti da forno dell’UE.
L’industria dei prodotti da forno irlandese si è preparata alla Brexit su questa base. Tuttavia non è stata in grado di cambiare le sue linee di fornitura e per motivi geografici e per mancanza di capacità molitoria, l’Irlanda deve continuare a rifornirsi di farina britannica.
È chiaro da tempo che con la comunicazione della Gran Bretagna della sua intenzione di lasciare il mercato unico e l’unione doganale, ci sarebbero state barriere commerciali a cui porre man mano rimedio.