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Sardine sempre più piccole: ecco spiegate le ragioni

Le sardine stanno diventando più piccole a causa dei cambiamenti nella loro dieta legati ai cambiamenti ambientali, ha rivelato lunedì un istituto di ricerca francese per lo sfruttamento del mare, secondo uno studio condotto nel Mediterraneo.

Le sardine sono una componente importante della catena alimentare marina e sono tra i pesci più pescati al mondo.

Ma dalla metà degli anni 2000, le sue dimensioni sono diminuite drasticamente e nel Mediterraneo è diminuita in media da 15 a 11 centimetri.

Secondo l’istituto, la cui ricerca ha dimostrato che questi cambiamenti non sono stati causati dalla caccia, dai predatori naturali o da un virus, ma dalla dieta di questi pesci.

Jean-Marc Fromantin, ricercatore presso l’Istituto di ricerca francese per lo sfruttamento del mare di Cite, ha spiegato: “Le immagini satellitari mostrano chiaramente una diminuzione della quantità di microalghe fino al 15% a metà degli anni 2000”, rilevando anche una diminuzione delle dimensioni delle cellule planctoniche.

“Cambiamenti ambientali”


L’istituto ha spiegato che “questi spostamenti sono il risultato di significativi cambiamenti ambientali regionali, che si manifestano nella diminuzione dei nutrienti portati dal fiume Rodano, cambiamenti nella circolazione dell’atmosfera e degli oceani e un aumento complessivo della temperatura di 0,5 °C. per una media di 30 anni a causa dei cambiamenti climatici”.

Nell’ambito di questo studio è stato condotto anche un esperimento, che consisteva nel distribuire 450 sardine in 8 vasche per testare l’effetto della dimensione e della quantità del cibo sulla loro capacità di sopravvivere e crescere.

“Siamo rimasti sorpresi dall’effetto molto ampio della dimensione del mangime”, ha affermato Claire Sarro, ex ricercatrice presso l’Istituto e attuale presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica.

Saroo ha spiegato che “il pesce sardina che riceve mangime di piccole dimensioni ha bisogno del doppio delle sue dimensioni per crescere come le sardine, le cui fonti di cibo sono grandi”.

I mangimi di piccola taglia fanno sì che le sardine divorino le loro prede “filtrando”, attraverso le branchie, costringendole a nuotare continuamente per un tempo abbastanza lungo.

Se il mangime è grande, le sardine mangeranno le loro prede una per una, il che richiede un tempo di nuoto molto più breve e quindi meno energia.

E quando le sardine hanno ricevuto sempre più mangime, hanno riguadagnato una taglia simile a quella catturata prima del 2008.

Fonte: https://asharq.com/