Terra di Bari
Risalgono al neolitico (5000 a.C.) i documenti storici che attestano come l’olivicoltura fosse un’attività agricola predominante nel territorio della Terra di Bari.
Nei secoli successivi l’olio d’oliva divenne importante dal punto di vista economico e commerciale e durante l’impero romano le importazioni e le esportazioni vennero regolate dall’Amministrazione centrale.
A partire dall’epoca medioevale si ebbero nuovi incentivi per la coltura dell’olivo, grazie all’opera degli ordini religiosi.
L’olio della Terra di Bari, inoltre, era molto richiesto a Venezia, città dalla quale esso partiva per le altre aree dell’Europa continentale.
L’olio extra vergine Terra di Bari presenta un’acidità massima dello 0,60%, un colore dal verde al giallo, un odore ed un sapore fruttato con sensazione di erbe e mandorle fresche con leggero retrogusto amarognolo e piccante.
Nella provincia di Bari l’olivo è una pianta tipica dell’area, non solo dal punto di vista agronomico di specie arborea che prospera in un habitat particolarmente favorevole, ma anche dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e torico legata strettamente alla storia, alla tradizione culturale e commerciale del territorio pugliese.
La zona di denominazione di origine Terra di Bari comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni della provincia di Bari ed è caratterizzata dalle seguenti tre sottodenominazioni corrispondenti a distinte aree di produzioni che danno ulteriore specificità al prodotto. Castel Del Monte, Bitonto, Murgia dei Trulli e delle Grotte.