Uova sequestrate in tutta la Puglia
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno anche denunciato due imprenditori. Sulle confezioni di uova era riportata una data di scadenza falsa.
Le 80mila uova di gallina sequestrate dagli agenti del Corpo forestale dello Stato in tutta la Puglia erano conservate male e di dubbia provenienza. Selle confezioni in cui erano riposte infatti, era scritta una data di scadenza falsa e non vi erano elementi che garantissero la chiara tracciabilità del prodotto. Due gli imprenditori denunciati per frode nell’esercizio del commercio.
Le aziende agricole controllate sono complessivamente una ventina dislocate in tutta la regione: in sette di esse imprese sono stati riscontrati illeciti e sono state comminate multe per un totale di 10mila euro.
L’operazione denominata “Pasqua con uova sicure” è stata svolta dai forestali del comando regionale per la Puglia di Bari e del coordinamento territoriale per l’ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
I controlli hanno accertato che assieme a uova italiane, erano vendute anche quelle di provenienza spagnola, rumena e polacca: provenienza che però non era segnalata al consumatore. In imprese di Lecce e Taranto invece, sono state sequestrate uova riportanti una data di scadenza posticipata di 7 giorni rispetto a quella effettiva.
A Molfetta è stata scoperta un’azienda che imballava le uova illegalmente mentre a Trani, Barletta, Mesagne, Leporano è stata verificata la presenza di uova non timbrate, di dubbia provenienza, senza alcuna tracciabilità, in quantità maggiore rispetto alla produzione delle galline presenti.