CremonaFiere si proietta in India e Repubblica Ceca
Nuovi ponti strategici per ampliare il network professionale e trovare nuove opportunità commerciali
Sottoscritti due importanti accordi con la Indo Italian Chamber of Commerce (IICCI) e con la Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca (CAMIC) per la promozione delle prossime edizioni di Cremona Musica International Exhibitions (30 settembre – 2 ottobre 2016) e delle Fiere Zootecniche Internazionali (26 – 29 ottobre 2016)
Gli accordi prevedono la promozione delle due Manifestazioni, e la collaborazione per l'arrivo di operatori professionali dai due Paesi.
Cremona, 6 giugno 2016 – Dopo la partnership stretta di recente con il TAITRA – Taiwan External Trade Development Council, CremonaFiere prosegue nello sviluppo di un preciso percorso di internazionalizzazione con l'obiettivo di creare nuove opportunità di business, ampliare il respiro delle relazioni commerciali e incentivare proficui interscambi culturali all’interno dei singoli cluster.
La Camera di Commercio Indo-Italiana e quella Italo-Ceca si impegnano a svolgere attività divulgativa, a promuovere attivamente le manifestazioni organizzate da CremonaFiere e ad invitare direttamente produttori e fornitori agli eventi fieristici; le due istituzioni camerali; inoltre, si fanno carico di gestire le informazioni necessarie alle aziende e a coordinare tutti gli aspetti riguardanti la presenza dei player dei rispettivi Paesi alle iniziative di CremonaFiere. Non solo: l'accordo sottoscritto prevede, infatti, anche la pianificazione di specifiche collaborazioni con organizzazioni e associazioni locali e governative per incentivare le partecipazioni agli appuntamenti fieristici.
Commenta il Presidente di CremonaFiere Antonio Piva: “CremonaFiere intende consolidare il proprio ruolo di polo di attrazione su scala globale nei propri ambiti di specializzazione: da un lato quello legato all'agro-zootecnia e dall'altro quello dell'artigianato musicale. Siamo consapevoli che il baricentro delle collaborazioni internazionali si sposterà ancora più massicciamente verso i Paesi 'emergenti': per questo CremonaFiere guarda con crescente interesse sia ai Paesi comunitari che a quelli extra UE per costruire nuovi stimoli alla valorizzazione e all'incentivazione di rapporti istituzionali, politici e commerciali”.
India: 200 milioni di bovini da latte e un'industria lattiero-casearia che quest'anno raggiungerà un fatturato di 100 miliardi di dollari
Fondata nel 1966 la Indo Italian Chamber of Commerce conta più di 1.200 soci, provenienti dai diversi settori dell’industria, ed è presente su tutto il territorio indiano con la sede centrale a Mumbai e uffici regionali a New Delhi, Kolkata, Bangalore, Chennai. La sua mission è quella di supportare la creazione e lo sviluppo di collaborazioni industriali e commerciali tra India e Italia, promuovendo pertanto gli interessi dei due Paesi.
Claudio Maffioletti, segretario generale dell'IICCI, dichiara: "L'accordo tra IICCI e CremonaFiere è un primo passo per cogliere le grandi opportunitá offerte dal mercato indiano, in primo luogo nelle tecnologie per l'allevamento, settore in cui la nostra Camera ha maturato una competenza specifica e sviluppato un’importante rete di relazioni con imprese ed istituzioni indiane nel settore agroalimentare. Anche dal settore degli strumenti musicali, che pure rappresenta un’area di nicchia, ci aspettiamo grandi soddisfazioni, considerato soprattutto il richiamo mondiale di Cremona in questo specifico ambito. Siamo pertanto convinti che le fiere sulla zootecnica e sugli strumenti musicali avranno un riscontro positivo tra le aziende indiane dei settori di riferimento e rappresenteranno un’ottima piattaforma per la conclusione di affari. Più in generale l’India offre un mercato immenso, con un’alta domanda di prodotti di qualità che la produzione locale non riesce a soddisfare completamente. Ci sono grandi opportunità per le imprese italiane e l’Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry, grazie alla sua cinquantennale attività in India ed alla sua presenza capillare sul territorio, rappresenta un punto di riferimento altamente professionale e qualificato per avvicinarsi o consolidare la propria collaborazione col mondo imprenditoriale indiano".
Attualmente il 51% della forza-lavoro in India è impiegata in agricoltura e nei comparti ad essa collegati; si prevede, inoltre, che per larga parte del 21esimo secolo la società indiana conserverà la propria caratterizzazione agricola. L'obiettivo del ministero dell'Agricoltura indiano, supportato da una strategia fin qui vincente, è quello di raggiungere una crescita annua del 4% in campo agricolo. Le statistiche riguardanti l'industria lattiero-casearia risultano particolarmente significative. In India vengono allevati oltre 200 milioni di bovini da latte e più di 100 milioni di bufali e la produzione annua di latte ammonta a circa 140 milioni di tonnellate. Inoltre il settore veterinario ha raggiunto un valore di mercato di 3,5 miliardi di dollari, mentre alla fine del 2016 l'industria lattiero-casearia dovrebbe toccare i 190 milioni di tonnellate di prodotti per un fatturato di 100 miliardi di dollari. L'India, non a caso, è il maggior Paese sia produttore che consumatore di latticini al mondo. E le tendenze sono in costante rialzo visto il progressivo aumento della popolazione e la incessante crescita nella domanda di latte e derivati.
Repubblica Ceca: un interscambio commerciale con l'Italia che nel food & wine vale già 400 milioni, e è destinato a crescere
La Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca è un ente no profit che svolge attività di networking e servizi di promozione commerciale delle aziende associate . Nel corso degli anni CAMIC ha sviluppato inoltre una gamma di servizi volti a promuovere l'interscambio economico-commerciale sull'asse Italia-Repubblica Ceca, agevolando l'accesso delle imprese italiane al mercato ceco. CAMIC realizza, inoltre, diverse pubblicazioni che si rivelano validi strumenti per le imprese, anche in collaborazione con partner istituzionali quali ministeri, studi legali ed agenzie. La Camera, poi, è impegnata fin dalla sua nascita nel sostegno all'agroalimentare italiano di qualità: un indirizzo stabile delle attività camerali, che hanno portato a un'importante conoscenza sulle specificità del mercato ceco, che per l’Italia vale un export di 400 milioni di euro all’anno.
La Repubblica Ceca sta attraversando una fase economica particolarmente favorevole: basti dire che negli ultimi due anni il tasso di disoccupazione si è sensibilmente ridotto e attualmente è pari al 5,7%, uno dei più bassi di tutta la UE. In più nel primo trimestre del 2016 il Pil ceco ha fatto registrare una crescita oltre le attese, come indicano i dati dell'ufficio di statistica Csu. Secondo questa stima, il prodotto interno lordo è cresciuto su base annua del 3,1% e rispetto alla fine del 2015 è in aumento dello 0,5%. Secondo gli analisti la domanda interna e il commercio estero faranno da traino allo sviluppo per tutta la durata dell'anno con una previsione di crescita dal 2,2% in su.
Il 2015 ha visto crescere con grande dinamicità l'interscambio tra l'Italia e la Repubblica Ceca: l'aumento del 10% annuo ha consentito di raggiungere un valore complessivo di circa 10,5 miliardi di euro. Tra i settori più importanti dell'interscambio tra Italia e Repubblica Ceca c'è quello del food and wine, che nelle esportazioni italiane pesa per più di 400 milioni di euro. Le esportazioni in Repubblica Ceca del cibo italiano sono aumentate del 21,4% a 362 milioni di euro. Grande vitalità si registra nei comparti di latticini e formaggi (+25,5%), frutta e verdura (+16,8%) e pesce (+39,8%). Nelle bevande si evidenziano la crescita delle importazioni del vino italiano del 4,9% a 38,7 milioni di euro e di liquori e superalcolici del 63,9%.
Paolo Bodini
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