Dieta vegana sotto accusa? Assolta!
Da condannare, invece, chi studia a tavolino campagne denigratorie e antiscientifiche
L'incessante tam-tam mediatico sui bambini fatti passare per "malnutriti in quanto vegani" che finiscono in ospedale è piuttosto sospetto, e difficilmente frutto di buonafede. Vediamo perché.
Nei Paesi ricchi, ai quali appartiene anche l'Italia, la principale causa di malattia e morte non è la malnutrizione in difetto, ma la malnutrizione in eccesso: se la prima è causa di rare carenze (soprattutto di vitamina B12 e, in tutta la popolazione, non certo in quella vegana, di ferro), che si manifestano nel breve termine e sono facilmente collegabili alla causa che le ha provocate e facilmente correggibili, la malnutrizione in eccesso ha conseguenze ben più gravi, che si manifestano nel medio-lungo termine.
E' ormai dato arcinoto che una dieta squilibrata a base di cibi animali (malnutrizione in eccesso, che penalizza inoltre l'assunzione di cibi vegetali protettivi) è un fattore di rischio delle principali malattie cronico-degenerative (sovrappeso-obesità, diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore). Una dieta a base vegetale, al contrario, è un elemento di protezione importante nei confronti di queste stesse malattie, prima causa di morte nei paesi occidentali.
Fatta questa doverosa premessa, ritorniamo ai bambini e vediamo alcuni dati, che abbiamo derivato dal sito dell'Ospedale Gaslini di Genova da quello del Ministero della Salute.
Sul sito del Gaslini di Genova si apprende che il centro contro l'obesità infantile eroga 380 visite ambulatoriali l'anno più 375 ricoveri. Il 46% dei bambini presenta altre problematiche come ipertensione, sindrome metabolica, ecc., tutte situazioni queste che oltre ad essere in sé già patologie, rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo di malattie ancora più gravi, come i tumori e le malattie cardiovascolari. (Fonte: Obesità infantile: il centro del Gaslini è un'eccellenza nazionale).
Dando invece un'occhiata ai dati che provengono dal sistema di sorveglianza in età infantile OKkio alla SALUTE del Ministero della Salute, in Italia i bambini tra i 6 e gli 11 anni con problemi di eccesso ponderale sarebbero ben 1 milione e centomila. Il 12% dei bambini risulta obeso, mentre il 24% è in sovrappeso: più di un bambino su tre, quindi, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età.
Ora, se i vegani rappresentano l'1% della popolazione e i latto-ovo-vegetariani il 7% (Eurispes 2016), assumendo che la prevalenza di queste patologie possa essere la stessa tra i diversi gruppi, dovremmo aspettarci che tra le prestazioni del centro per l'obesità infantile del Gaslini (in totale 755), l'1%, cioè 8 prestazioni siano erogate a favore di bambini vegani, il 7% cioè 53 a favore di bambini latto-ovo-vegetariani e il 92%, cioè 694, a favore di bambini non-vegetariani.
Analogamente, analizzando sempre in modo semplicistico i dati di OKkio alla salute, i 1.100.000 bambini con problemi di obesità e sovrappeso nella fascia tra 6 e 11 anni potrebbero essere a loro volta suddivisi in 11.000 bambini vegani (1%), 77.000 bambini latto-ovo-vegetariani (7%) e 1.012.000 bambini non-vegetariani.
Ma se un solo bambino vegano finisce all'ospedale, viene immediatamente segnalato, in quanto subito i giornali si tuffano a sbattere in prima pagina la dieta vegana come causa. E' l'esempio del piccolo lattante (forse) vegano cardiopatico, malnutrito non perché vegano ma perché cardiopatico: il suo cuore malato non gli permetteva nemmeno di sopportare lo sforzo di poppare a sufficienza. Stando quindi ai dati riportati dai giornali, siamo ben lontani dalle percentuali sopra stimate, quindi i bambini vegan con problemi di salute sono in percentuale molti di meno di quelli onnivori.
Come giudicare dunque chi manipola le informazioni in questo modo? Oltretutto sfruttando per i propri fini situazioni di malattia dei bambini, come quest'ultima del bambino cardiopatico: a dir poco vergognoso.
Facciamo notare che questa sequela di "bambini vegani all'ospedale" più o meno inventata (non inventato il ricovero dei bambini, ma inventato il legame con l'alimentazione vegan) è esplosa poco dopo il ritiro obbligato della pubblicità ingannevole sul latte, che lo definiva "alimento indispensabile". E poche settimane dopo la presa di posizione del Ministero della Salute a favore dei menù vegan nelle scuole, in cui il Ministero stigmatizzava le linee di indirizzo regionali obsolete che "impropriamente sconsigliano la scelta vegetariana e quella vegana".
L'industria zootecnica di certo è ben contenta di questa campagna stampa senza fondamento e antiscientifica: così il suo mercato e i suoi guadagni sono ben difesi.
Campagna antiscientifica perché? Perché le raccomandazioni in campo nutrizionale (e non solo) devono basarsi su dati derivanti da metanalisi, studi prospettici e studi di intervento.
Bene non esiste NULLA che supporti la dannosità di una dieta vegana in un bambino. I casi clinici pubblicati su riviste scientifiche hanno pochissimo peso dell'evidenza e non sono utilizzabili a questo scopo, e men che meno lo sono i dati pubblicati su quotidiani o riviste non scientifiche, che il più delle volte si rivelano anche infondati.
La dieta vegan merita dunque un'assoluzione piena, per totale mancanza di prove!
Questa campagna stampa fatta cercando col lumicino dei casi di bambini che forse sono vegan, trascurando i casi molto più numerosi di bambini onnivori, oltre che diffamatoria, è dannosa per tutti, perché dissemina ignoranza e disinformazione: tutte cose di cui non si sente davvero il bisogno.
I vegani siamo noi: professionisti, artisti, impiegati, operai, casalinghe, insegnanti, militari, studenti, imprenditori, scrittori, sportivi; padri, madri, figli, sorelle, nonni, zii. Tutti cittadini con uguali diritti e uguali doveri. Persone che meritano rispetto e che hanno tutto il diritto di non vedere diffuse falsità sulla loro scelta di vita. E vedere sfruttati a fini propagandistici i rari casi di problemi di salute dei bambini non dovrebbe piacere a nessuno, vegan o non vegan.
Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana SSNV
http://www.scienzavegetariana.it – info@scienzavegetariana.it
Note:
Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV si prefigge di fornire ai professionisti della salute e alla popolazione generale informazioni corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali e sui suoi rapporti con la salute.