Con le “arance della salute” i consigli anti-tumore
Sabato 28 gennaio tornano le Arance della Salute, con il quale Airc (Associazione Italiana Ricerca Cancro) raccoglie nuove risorse da destinare al lavoro di circa 5 mila ricercatori, e ricorda l’importanza di corretti stili di vita per prevenire il rischio di cancro
Arricchite la vostra tavola di frutta, verdura, pesce, pasta integrale. Riducete più che potete bevande zuccherate, dolci, grassi, carni rosse.
Adottando questo tipo di dieta, che si può definire anti-infiammatoria, il vostro rischio di tumore al fegato si ridurrà di circa due volte e mezzo rispetto a chi, invece, si nutre in maniera opposta, trascurando le componenti benefiche dell’alimentazione e dando spazio a quelle meno sane.
A indicare i rischi di una alimentazione pro-infiammatoria è uno studio condotto al Centro di riferimento oncologico di Aviano insieme alla Fondazione Pascale di Napoli, finanziato dall’Airc (che sabato 28 gennaio, come ogni anno, organizza le Arance della Salute).
Mettendo a confronto le abitudini alimentari di 185 persone che avevano un tumore al fegato con 404 persone sane, i ricercatori hanno indirettamente documentato un aumento di alcuni marcatori biomolecolari dell’infiammazione, come interleuchine e citochine: molecole che indicano, appunto, la risposta dell’organismo a uno stato infiammatorio. E si sa, ormai da anni, che l’infiammazione è uno dei fattori principali che favoriscono lo sviluppo tumorale.
«Studiando in particolare il tumore al fegato abbiamo notato che una dieta sbilanciata, ossia con troppi grassi, zuccheri semplici, carboidrati non integrali e carni rosse, contribuisce all’infiammazione e, in pratica, raddoppia il rischio di cancro epatico» spiega Diego Serraino che, al Cro di Aviano, ha coordinato l’indagine.
Un’altra indagine, sempre con il sostegno dell’Arir e condotta all’Ieo di Milano, è giunta alla stessa conclusione riguardo al tumore al polmone. Abitudini alimentari basate su una dieta pro-infiammatoria aumentano di circa il 60 per cento, nei fumatori, il pericolo di cancro al polmone; in questo caso lo studio, Cosmos, è stato fatto su oltre 4 mila fumatori (più 20 sigarette al giorno) seguiti nel tempo.
«La cosa interessante è che la dieta anti-infiammatori e protettiva» prosegue Serraino «è molto vicina a quella mediterranea, a basso indice infiammatorio: cinque porzioni quotidiane di verdura e frutta, pesce, carni bianche, carboidrati integrali, olio di oliva al posto del burro, poco alcol. Quanto più ci si stacca dalla dieta mediterranea, tanto più si corrono rischi. E purtroppo le nuove generazione se ne stanno allontanando sempre di più».
Abitudini alimentari sane, mantenersi (in media) sulle 2 mila calorie quotidiane per l’uomo e 1.500 per la donna, trenta minuti di passeggiata al giorno (o 10 mila passi).
La formula per preservare la salute, e proteggersi non solo dai tumori, non è difficile. Nè da tenere a mente né da praticare.
Donando 9 euro sarà possibile ricevere, in 2.700 piazze in tutta Italia, una reticella da 2,5 kg di arance rosse e una Guida con informazioni e consigli per scegliere i cibi da portare in tavola.
Tre tumori su 10 sono prevenibili con una sana alimentazione, insieme all’esercizio fisico e a uno stile di vita sano.
Daniela Mattalia
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