Si avvicina l’inaugurazione di “Fico Eataly World” a Bologna
E' prevista per il prossimo 15 novembre
'Disneyland del cibo' punta a attirare milioni di visitatori
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Redazione ANSA BOLOGNA 29 agosto 201712:08
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BOLOGNA – Aprirà al pubblico il prossimo 15 novembre a Bologna, Fico Eataly World il parco dell'agroalimentare più grande del mondo. La data di inaugurazione – si legge in una nota dell'Amministrazione della città emiliana – stata decisa dal Comune di Bologna, promotore del progetto, con Fico Eataly World, la società di gestione del Parco, la Fondazione Fico per l'Educazione alimentare e alla Sostenibilità; Prelios Sgr, che ha istituito e gestisce il Fondo Pai-Parchi agroalimentari italiani per la sua realizzazione, e con CAAB – Centro Agroalimentare Bologna.
Il Parco, che sarà ad ingresso gratuito, viene spiegato, "punta ad attrarre milioni di visitatori da tutto il mondo, racchiudendo l'eccellenza dell'enogastronomia italiana, dal campo alla forchetta. I lavori di allestimento – conclude la nota – sono in dirittura d'arrivo, e nelle prossime settimane verranno ultimati per assicurare il taglio del nastro nella data prefissata".
Fico, acronimo per Fabbrica Italiana Contadina, si èstenderà su 10 ettari e racchiuderà i frutti della biodiversità italiana attraverso 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta con più di 200 animali e 2.000 piante coltivate ed 8 ettari coperti che ospiteranno 40 fabbriche contadine per vedere la produzione di carni, pesce, formaggi, pasta, olio, dolci, birra; oltre 40 luoghi ristoro; botteghe e mercato oltre a aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche con 30 eventi e 50 corsi al giorno; 6 grandi 'giostre educative' dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro; teatro e cinema; un centro congressi modulabile da 50 a 1000 persone e una Fondazione con 3 università.
Il tutto si svilupperà su un percorso chilometrico e all'interno di 100 mila metri quadrati dedicati a alla scoperta dell'agricoltura italiana: l'itinerario potrà essere percorso a piedi o in bicicletta, libero o assistito dai cosiddetti 'Ambasciatori della biodiversità italiana', guide appositamente formate per narrare l'agroalimentare italiano.