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Bloccata l’esportazione in Cina di carne suina italiana

La pandemia frena pure le esportazioni; la Cina infatti, ritenendo rischiosa la carne suina italiana congelata e confezionata in appositi contenitori ha eseguito il blocco delle merci trasportate in container. L’iniziativa preoccupa l’Opas ((Organizzazione prodotto allevatori suini) perché avviene a distanza di pochi giorni dalla firma dell’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione europea mirati a favorire l’incremento commerciale fra i due mercati e sostenuto dallo stesso Presidente cinese Xi Jinping.

La merce congelata si trova ora ferma presso il porto di Yantian presso la dogana interna di Dong Guan con le autorità cinesi che  minaccianodi impedire a Opas e ad altre società europee di esportare la carne. I container sono stati venduti a Cofco, la più importante società cinese di importazione di carne a partecipazione statale (6 miliardi di fatturato).

Il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini contesta il rischio di questa decisione che ritiene paradossale e infondata, nonché causa di un grave danno per l’agroalimentare italiano che, ribadisce ha creduto fermamente sulle prospettive di crescita delle esportazioni con il mercato cinese e chiede l’intervento delle autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale.

l timore, sempre secondo Prandini, è quello che “dietro la decisione cinese ci sia in realtà la volontà di creare ostacoli per sostenere la produzione locale di carne suina, come dimostrano gli ingenti acquisti di alimenti effettuati sul mercato internazionale dal gigante asiatico per l’alimentazione del bestiame allevato”.

Lo scambio commerciale dell’Italia con la Cina è peraltro profondamente sbilanciato a favore del Paese asiatico che ha esportato nelle Penisola il 24% in più in valore di quanto ha importato, secondo le elaborazioni su dati Istat relative ai primi 9 mesi del 2020 dalle quali emerge che il blocco rischia di fermare il necessario riequilibrio. 

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