L’Ue vieta il colorante di dolci e salse E171: “non possiamo escludere danni al Dna”
Il biossido di titanio non potrà più essere usato a partire da questa estate. In che alimenti si trova il biossido di titanio?
Il biossido di titanio, denominato anche con la sigla E171, si impiega come colorante. È utilizzato nei dolci e prodotti da forno, in zuppe, brodi e salse pronte. Ma si trova anche in gomme da masticare e caramelle, nelle creme spalmabili e nella frutta secca trasformata.
Apartire da questa estate niente più torte con l’additivo a base di biossido di titanio. Lo ha deciso la Commissione europea, che ha adottato un divieto sull’uso di questo additivo alimentare noto col codice E171. Il bando sarà applicato dopo un periodo transitorio di sei mesi, quindi a partire da giugno 2022. Il biossido di titanio è usato per conferire il colore bianco a molti alimenti, dai prodotti da forno alle creme per panini, incluse zuppe, salse, condimenti per insalata nonché gli integratori alimentari.
La proposta, presentata lo scorso autunno dalla Commissione, è stata approvata all’unanimità dagli Stati membri. Alla base della decisione c’è stato un parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), la quale concludeva che l’E171 non poteva più essere considerato sicuro, essendoci il rischio che sia una sostanza genotossica.
La genotossicità è la capacità di una sostanza o di qualsiasi altro agente tossico di danneggiare il dna, il materiale genetico delle cellule, che a sua volta può, come possibile conseguenza, portare al cancro. Nonostante l’Efsa non abbia concluso che l’E171 provochi questi danni, non è stata in grado di stabilire una dose giornaliera accettabile massima per questo additivo alimentare, senza che produca rischi per la salute, e ha quindi concluso che la sicurezza del prodotto non può essere confermata.
Questa valutazione ha tenuto conto anche di nuovi dati sulle nanotecnologie, disponibili dal 2018, che non erano consultabili quando l’Autorità aveva già rivalutato l’E171 nel 2016. La decisione si è basata inoltre su circa 10mila studi diversi, vagliati singolarmente, eseguiti in modo specifico su nanoparticelle di biossido di titanio. “Con il divieto di oggi, stiamo eliminando un additivo alimentare che non è più considerato sicuro. Conto sulle autorità degli Stati membri per la loro cooperazione nel garantire che gli operatori alimentari cessino l’uso dell’E171 negli alimenti”, ha commentato il commissario Stella Kyriakides, responsabile della salute e della sicurezza alimentare.
Fonte:Europatoday