Il “salmone non salmone” vegano fatto con una stampante 3D
L’innovazione è di una start up israeliana per preservare la popolazione ittica e favorire esigenze alimentari e etiche
Il 2022 è l’anno della sostenibilità, della lotta allo spreco e, ancora di più, dei cosiddetti cibi plant based, ossia preparati a base di piante. Secondo recenti analisi di marketing, la fake meat, carne non carne realizzata a base di vegetali che cerca di replicare forma, gusto e colore della vera carne, circolerà sempre di più e la sua produzione sarà intensificata. In questo quadro si inserisce anche il trancio di salmone totalmente a base di elementi vegani.
Il pesce è stampato in 3D
Il salmone non salmone sarà realizzato attraverso una stampante 3D dalla start up israeliana “Plantish” , che a stretto giro di posta conta di estendere la produzione anche ad altri tipi di pesce, rigorosamente vegani. Lo scopo della nuova impresa è quello di “salvare il delicato tessuto vitale dell’oceano, utilizzando materiali a base vegetale” per sviluppare un sostituto che abbia lo stesso aspetto, consistenza e valori nutrizionali dei prodotti ittici. Ma saranno anche in grado di riprodurre davvero il loro sapore?
“Il pesce è l’animale più cacciato al mondo. – ha spiegato il fondatore Ynet Ofek Ron, convinto vegano – Se non faremo qualcosa in pochi decenni probabilmente non ci sarà più pesce nel mare”. Per questo, attraverso la tecnologia – in questo caso con una stampante 3D – si è prefisso di soddisfare esigenze alimentati particolari, legate sia a questioni di salute, ma anche a scelte etiche e ideologiche.
La strada dell’ecosostenibilità è ormai tracciata da tempo, ma ora ha subito una vera e propria impennata. Secondo quanto emerge da un recente studio, nel terzo trimestre del 2021, su scala globale, sono stati spesi più di dieci miliardi di dollari in sole tecnologie alimentari, fino a raggiungere un monte investimenti annui superiore dell’85% rispetto all’anno precedente. E la tendenza nei prossimi dodici mesi, secondo gli analisti, dovrebbe essere ancora in crescita.
Fonte: Today.it