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Presto l’IGP alla “vongola diGoro”

Si avvicina il momento fatidico in cui la vongola di Goro sarà riconosciuta ufficialmente col marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Il comitato promotore che infatti si è insediato l’anno scorso, composto da Provincia, CCIAA e dalle associazioni dei pescatori di Goro, ha già deliberato un disciplinare, contenente la denominazione, la descrizione, la zona di produzione e le caratteristiche del prodotto.
“Il disciplinare – ha detto l’assessore provinciale all’Agricoltura Davide Nardini – è stato inviato e approvato dalla Regione Emilia-Romagna, la quale lo ha già trasmesso al Ministero delle Politiche agricole con la relativa richiesta di registrazione in sede comunitaria”.
Con la pubblicazione entro sei mesi sul bollettino dell’Unione europea si concluderà l’intera procedura e la vongola di Goro diventerà a tutti gli effetti un prodotto tipico della provincia di Ferrara e protetto da imitazioni e contraffazioni.
L’Igp sarà così un elemento di garanzia per la commercializzazione di un prodotto, il cui marchio è stato disegnato appositamente dagli studenti della “Dosso Dossi”.
Proprio il presidente del comitato promotore, Massimo Gianella, ha sottolineato l’aspetto del ritorno economico dell’intera operazione, basata sulla tipicità di un prodotto che da oltre 20 anni ha messo radici in provincia, come certificato dall’Università di Ferrara, conquistandosi una tracciabilità e quindi un’originalità da spendere sul mercato a garanzia dei consumatori e degli stessi produttori.
Il disciplinare di produzione non lascia nulla al caso, prevedendo norme precise che vanno dalla denominazione esatta, alle caratteristiche fisiche ed organolettiche, fino alle zone di produzione, al metodo di ottenimento e al legame col territorio, senza tralasciare la fase dei controlli, che saranno svolti da Valoritalia di Thiene (Vicenza).
Persino il marchio è stabilito in modo preciso, per contribuire a conferire identità e irripetibilità alla vongola di Goro.
Fonte: Sesto Potere