“Regione gastronomica d’Europa 2025”: per l’Italia candidata la Sicilia
La Sicilia sarà candidata al riconoscimento di “European Regions of Gastronomy”, ossia regione gastronomica d’Europa per il 2025.
Si tratta di un riconoscimento istituito nel 2016 da Igcat, international institute of gastronomy, culture, arts and tourism. Igcat è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2010. Dal 2012 collabora con consorzi di enti e agenti regionali nei settori della gastronomia, della cultura, dell’arte e del turismo. Attinge all’esperienza di una rete globale di esperti e lavora in collaborazione con organizzazioni intergovernative specializzate. Essere riconosciuti come regione gastronomica d’Europa è un riconoscimento di non poco conto. Certo, adesso i tempi sono stretti, perché la Sicilia avrà meno di due mesi (entro il 31 maggio) per presentare il dossier che sarà valutato da una commisione. La stessa commissione, in caso di primo ok al dossier, sarà poi in Sicilia nel mese di luglio per “toccare con mano” quando scritto nel report. La decisione della commissione, sarà poi comunicata ad ottobre. Il riconoscimento dell’Igcat prevede che per un anno in quella regione si organizzino eventi ed iniziative legate al mondo della gastronomia, dell’arte e della cultura. In un sapiente mix, però, che possa essere attrattivo per i turisti che sceglieranno di visitare la Sicilia proprio per “godere” di questi eventi. Saranno coinvolte aziende, istituzioni,enti e le università.. Tutti dovranno svolgere alla perfezione il proprio ruolo. Oggi la notizia è stata confermata dall’assessore regionale siciliano all’agricoltura Toni Scilla. “Dal punto di vista gastronomico posso dire che siamo la migliore regione al mondo, per biodiversità, tradizioni, storia, cultura e arte del cibo e di tutta la filera – dice l’assessore – Adesso il nostro compito sarà quello di preparae questo dossier nel migliore dei modi possibile per convncere la commissione”. La Regione dovrà versare 20 mila euro per la presentazione. Poi 100 mila divisi in 4 tranche annuali da 25 mila euro ciascuno per rimanere inserita in tutte le forme di comunicazione e nei portali dell’associazione. Un investimento che potrebbe “rientrare” in maniera molto più importante. Sarebbe la prima regione italiana a ricevere il riconoscimento. Qualche anno fa ci aveva provato senza successo la città di Bergamo e la sua provincia. Ma il dossier non aveva convinto la commissione. Il riconoscimento, dal 2030, diventerà mondiale. Le attività dell’Igcat, nella regione poi proclamata, comunqu si protraggono sempre anche dopo l’anno di scadenza. Per la Sicilia, dunque, in caso di vittoria, il riconoscimento avrebbe ripercussioni benefiche non solo nel 2025, ma anche nel 2026.
Albo d’oro
2016 – Minho, Portogallo
2016 – Catalogna, Spagna
2017 – Aarhus, Danimarca
2018 – Brabante settentrionale, Olanda
2019 – Egeo Meridionale, Grecia
2019 – Sibiu, Romania
2020 – Kuopio, Finlandia
2021 – Coimbra, Portogallo
2021 – Slovenia
2022 – Trondheim, Norvegia
2022 – Minorca, Spagna
2023 – Alta Francia, Francia