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A Reggio Emilia, 48° Rassegna suinicola internazionale

Dal 27 al 30 aprile si tiene a Reggio Emilia la 48° edizione della Rassegna suinicola internazionale.
Molte le novità della mostra biennale, che oltre a dare crescente spazio e risalto a tutti i settori produttivi della filiera, nel proporre il convegno internazionale ha inteso dare voce agli esperti su uno dei temi di maggiore interesse ed attualità per la suinicoltura: il prezzo.
Il mercato dei suini, che già all’epoca stava scontando gli effetti del secondo anno di crisi, non si è ancora risollevato. Né accenna a volersi rialzare. Per di più il prezzo dei suini è sì calato, ma senza “trascinare” verso il basso il costo di produzione. Anzi, a causa dei maggiori vincoli imposti dai disciplinari produttivi ai suinicoltori operanti nell’ambito dei circuiti tutelati dei salumi Dop – di cui, come ben sappiamo, l’Italia è ricca – il suino rigorosamente made in Italy costa attualmente, a parità di tipologia di prodotto, 33 euro/capo in più rispetto a quello allevato negli altri Paesi europei.
Nel frattempo l’Unione europea si è allargata a 25 membri, le conseguenze della globalizzazione sono divenute maggiormente evidenti, anche in suinicoltura, mentre, a livello nazionale, le industrie di macellazione hanno aumentato a dismisura il loro potere contrattuale nei confronti degli allevatori.
A due anni da quell’“ultimo” appuntamento internazionale reggiano, divenuto nel frattempo biennale (al suo posto nel 2004 si è tenuto il 1° Suinitalia), sono queste le premesse da cui prenderà il via il prossimo 27 aprile, al quartiere fieristico, la 48a Rassegna Suinicola Internazionale. Un’edizione fortemente attesa dagli operatori del settore che si preannuncia particolarmente ricca sotto il profilo espositivo – saranno presenti al gran completo gli allevatori, con i loro animali di maggior pregio frutto della selezione made in Italy, insieme alle industrie dell’indotto produttrici di beni e servizi per la suinicoltura – come dal punto di vista dei contenuti tecnici. Una volta in più, quindi, sarà la Fiera internazionale di Reggio Emilia a dare voce agli esperti sui temi di maggiore interesse ed attualità per la suinicoltura. Non è un caso se il titolo del prossimo convegno internazionale, organizzato da Siper (la Società che cura l’organizzazione della manifestazione fieristica), che secondo tradizione si svolgerà nell’ambito della Mostra, sarà “Il giusto prezzo. Formazione e rilevazione dei prezzi nel mercato dei suini in Europa”. Si tratterà di un’occasione di confronto fra esperti di Paesi collocati all’internodi aree europee a vocazione suinicola (Francia, Danimarca, Spagna e Italia) sul tema del “prezzo equo”, definito come “il prezzo che riflette le reali condizioni della domanda e dell’offerta dei prodotti scambiati in un mercato nel quale i contraenti siano in grado di competere in condizioni di equivalenza contrattuale”.

Detto così, e considerate le distorsioni che da troppo tempo ormai caratterizzano il mercato suinicolo, sembrerebbe pura utopia. Eppure gli economisti hanno già lanciato l’allarme: le egemonizzazioni eccessive del mercato da parte dell’industria e la posizione degli allevatori sempre più vulnerabile stanno destabilizzando il sistema. Continuare il questa direzione significa rischiare di portare al tracollo un intero settore produttivo. Se l’Unione europea ha scelto di non sostenere la produzione con misure protezionistiche, lasciando alle leggi del libero mercato il compito di disciplinare il comparto sotto l’aspetto economico, è indubbio che si dovranno individuare soluzioni per contenere le distorsioni. Ed è proprio per favorire questo processo di razionalizzazione del mercato, che peraltro costituisce un aspetto sostanziale ai fini della realizzazione di un mercato davvero Unico, che al convegno della Rassegna internazionale di Reggio Emilia si partirà dal confronto fra le diverse situazioni e modalità di espressione dei prezzi caratterizzanti alcuni dei principali Paesi dell’Unione per giungere a formulare indicazioni efficaci ai fini del miglioramento dell’intero settore.

E’ già confermata la partecipazione dell’Anas al convegno internazionale. D’altra parte, è anche grazie alla stretta collaborazione che c’è sempre stata fra organizzatori della Rassegna e Associazione nazionale allevatori di suini che la Mostra reggiana è divenuta in tutti questi anni il principale evento di richiamo per gli operatori della suinicoltura e per l’indotto ad essa collegato. Recuperato – si potrebbe aggiungere con estrema soddisfazione da parte degli allevatori – l’antico periodo di svolgimento della Fiera (il quartiere fieristico verrà aperto al pubblico il 27 aprile e sarà visitabile sino al giorno 30 compreso), l’Associazione ha fatto tesoro dell’esperienza positiva maturata lo scorso anno, quando si presentò per la prima volta in Fiera con la “Città Anas”, e si è attivata per coinvolgere nella Rassegna tutte le Associazioni provinciali allevatori italiane aventi una sezione suinicola. Pertanto nei giorni della Mostra saranno presenti in grande stile, ancora una volta all’interno dello spazio espositivo riservato alla “Città Anas”, l’Associazione nazionale insieme alle Associazioni provinciali che di essa costituiscono le emanazioni operative sul territorio. Porteranno in fiera i soci, i tecnici e tutti coloro i quali, con il loro paziente lavoro “di campo” o “di scrivania”, hanno sostenuto la suinicoltura italiana contribuendo a renderla “unica al mondo” per qualità. Porteranno anche gli allevatori con il meglio della loro selezione di animali. Il tutto valorizzato da una nuova e gradevolissima cornice espositiva, ottenuta grazie ai nuovi allestimenti e resa ancora più piacevole dal collegamento diretto con la corte gastronomica.
Del resto la Mostra nazionale del Libro genealogico di Reggio Emilia, insieme a tutti i concorsi ad essa collegati, costituisce da sempre la più importante esposizione suinicola d’Italia, la “vetrina” a cui puntano tutti i selezionatori italiani per esibire il meglio della loro produzione di animali. E non solo quelli. Alla Rassegna partecipano tradizionalmente anche i suinicoltori stranieri insieme alle rispettive Associazioni allevatori, che hanno individuato nell’appuntamento reggiano il momento ideale per presentare i prodotti della loro migliore selezione. Quest’anno troveranno ad attenderli una novità: è prevista infatti l’organizzazione, in occasione dell’ultima giornata di Fiera, di una “passerella di campioni” sia italiani che stranieri accompagnata dal commento tecnico sui soggetti presentati. L’iniziativa, senza precedenti in Italia come all’estero, fornirà l’occasione per conoscere, attraverso le parole di tecnici ed esperti dei diversi Paesi partecipanti alla Mostra, gli obiettivi della selezione all’interno delle principali nazioni a vocazione suinicola d’Europa, nonché per confrontarne i risultati mediante l’osservazione diretta degli animali.
Per gli amanti del “salume tipico italiano” è stato allestito uno spazio espositivo riservato all’assaggio e alla vendita dei prodotti made in Italy.