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“Ca La Viola”: le serate sotto il Portico

Alle spalle della zona balneare della assolata Romagna, sulle dolci colline di Misano Monte si scopre un’altra Romagna, imprevedibile, che coinvolge emotivamente, tanto è sorprendente e di sottile fascino.
Giorni fa mi sono ritrovata a partecipare ad una de “Le Serate sotto il Portico” a Ca’ La Viola.
Mi aspettavo persone di una certa età ed invece ecco anche tanti giovani. Sotto il portico, davanti ad una piadina e ad un bicchiere di buon Sangiovese, la mente vagava, mentre i padroni di casa leggevano alcuni versi del Poeta Giovanni Pascoli che la sua Romagna, dolce e spietata, ha potuto vivere solo nei ricordi struggenti dell’infanzia …..“Romagna solatia dolce paese cui regnarono Guidi e Malatesta cui tenne pure il Passator cortese re della strada, re della foresta”.
Il titolo della serata era: “L’Orto Biodinamico”, svoltosi in collaborazione con “Terra e Sole” Alimenti Biologici.
Dopo una breve introduzione, si inizia con la visita guidata all’orto biodinamico e ci si rende conto che si tratta di una inaspettata realtà, dove è possibile scoprire, nei suoi vari aspetti, come programmare l’ortocoltura del terzo millennio, rispettando la natura.
Nel corso della serata, Fabio Fioravanti, contitolare dell’Azienda Agricola Biodinamica “Terra Viva” di Ferrara, con la collaborazione di Francesca Rossetti (giornalista) ha spiegato, con dovizia di particolari, i progressi che si sono ottenuti nel comparto biodinamico.
Una moderna presa di coscienza: in due parole un modo nuovo di vivere, osservare, lavorare che va da come fare gli innesti, alla creazione dell’angolo del “compost” dove si ricicla tutto, persino i residui di potatura. Infatti, oltre a fornire legna per le stufe e i camini di casa, è possibile ricuperarne la cenere che ritorna come “concime” nel frutteto e nell’orto, realizzando un ciclo chiuso.
La serata era patrocinata dalla Confcommercio e dall’Assessorato al Turismo della provincia di Rimini – e dal Comune di Misano Adriatico.
Fra una chiacchiera e l’altra, ascoltando le parole di chi ama questa terra e la conosce, ha preso corpo un itinerario attraverso una Romagna nascosta ai più, un viaggio sul filo tenue della vita che si fa riconoscere nei pensieri, negli interessi e nelle ambizioni di chi la abita.
Un percorso nei luoghi accomunati da una stessa matrice storica e culturale: la Signoria dei Malatesta che ha plasmato con vigore e rigore non solo le terre romagnole, ma anche l’anima dei suoi abitanti ingigantendone le passioni.
Anna Baffoni, che dirige con il marito il Bed & Breakfast “Ca’ La Viola” ha sviluppato durante la conversazione, questo suo recondito pensiero rendendolo vivo e verace.
Proprio per suo desiderio, nel 2003 sono state organizzate le prime serate estive di cultura e tradizione, che hanno riscontrato un immediato successo.
Ha iniziato il professore Angelo Chiaretti, Presidente del Centro Dantesco “San Gregorio in Conca” con “Lectura Dantis”, illustrando il Canto XV dell’Inferno.
“Dolci sapori di Romagna” è stato il tema del secondo incontro, ghiotta serata dove si sono gustati e commentati i dolci de “Il Piccolo Forno” di Daniele Marziali.
Nel 2004, forti del successo ottenuto, con il Sindacato dei Bed & Breakfast della provincia di Rimini “Terre sul Mare” si organizzano quattro importanti incontri.
Apre l’inaugurazione il Presidente, Marzia Mattoni.
Il professore Zeffirino Ciuffoletti dell’Università di Firenze argomenta su “Pellegrino Artusi e la Romagna: Un Palato d’Oro”.
Introduce Francesca Rossetti, giornalista.
Marcello Zanni, Presidente di “Strada dei Vini e dei Sapori”, tratta il tema “La Piada Romagnola fra Storia e Tradizione”.
Alvaro Parenti del Centro Dantesco da Padellina di Strada in Chianti (Firenze), sviluppa l’argomento “Dante e la Romagna”.
Introduce l’architetto Alessandro Franco.
Si chiude con il tema “Pascoli e la Romagna” svolto da Giuliano Ghirardelli, giornalista pubblicista.
Così, eccoci anche quest’anno a ripetere con successo l'ormai collaudata tradizione.
Ca’ La Viola è una moderna struttura dotata di tutti i conforts, apprezzata soprattutto dai turisti stranieri, situata sulle colline vista mare, a Misano Monte.
Che cosa ha spinto la famiglia Baffoni-Rametta a dar vita a questa attività?
La passione per l’enogastronomia e il piacere di continuare a vivere in campagna.
La casa molto accogliente è in posizione unica: un balcone sul mare. Dalle terrazze di Ca’ La Viola lo sguardo si sofferma rilassato sulle chiome argentate degli ulivi, cerca di individuare fra di esse le piante centenarie, per poi spaziare in lontananza sull’azzurro del mare.
La parte alta della proprietà è delimitata da alti cipressi.
Nella ristrutturazione dell’ edificio è stato mantenuto il mattone artigianale romagnolo, per dare continuità alla tradizione locale, la cui essenzialità è ingentilita da coloratissimi gerani, dai cespugli di lillà e dal glicine che si arrampica lungo i muri.
L’arredamento dell’agriturismo spalanca ai nostri occhi una funzionale cucina dove fanno bella mostra i tegami in coccio o rame, per non parlare della vetrinetta coi giochi del nonno che fa rivivere la semplicità degli anni passati.
Le camere, tutte con servizi privati, sono arredate in modo sobrio ed ospitale.
A delimitare l’ orto profumato di erbe aromatiche, una lunga e densa siepe di rosmarino ci accompagna in un vasto frutteto.
Si vive con la natura in una atmosfera che invoglia a conoscere l’entroterra della riviera romagnola attratti dall’incanto dei suoi borghi, dove piccoli negozi mettono in bella mostra i prodotti tipici, sia artigianali che gastronomici.
La clientela di Ca’ La Viola è di un livello culturale medio alto che non si accontenta di “essere in vacanza“, ma va in cerca di sapori, cultura, emozioni semplici quanto profonde.
La famiglia Baffoni vive a Misano Monte dal 1937.
Un avo, Lorenzo, ha costruito la scala interna del Palazzo del Governo della Repubblica di San Marino.
Il marito della signora Anna, Paolo Rametta è dentista. Un dentista siciliano che ha ricreato sulle colline romagnole la varietà e l’abbondanza ortofrutticola della sua terra nativa, riuscendo nell’impresa di far convivere in un unico luogo la famiglia, il lavoro, l’hobby.
Il dottor Paolo dà personalmente le direttive per la cura dell’orto e del frutteto, sfruttando spesso il tempo disponibile tra un paziente e l’altro, tenendo pronte le scarpe da lavoro sulla soglia dell’ambulatorio.
Questa è l’atmosfera che si respira a Ca’ La Viola, piena di imprevisti, festosa, autenticamente campestre. Con un siciliano ed una romagnola come anfitrioni, l’ospitalità è calda e sincera.

Ines Roscio Pavia