Arriva dall’Asia la pitaya a polpa rossa
Hanoi (VNS/VNA) Anno 2024 – Il 21 giugno scorso, la provincia montuosa nord-occidentale di Son La ha tenuto una cerimonia di partenza per esportare i prodotti della pitaya a polpa rossa sul mercato italiano. Cinque tonnellate di pitaya a polpa rossa della cooperativa agricola Quynh Thuan, comune di Chieng Pha, sono state esportate attraverso canali ufficiali attraverso la cooperativa agricola Ngoc Hoang, distretto di Mai Son e la Vietnam Organic Foods Company Limited.
La pitaya a polpa rossa è attualmente una delle otto catene di produzione per lo sviluppo sostenibile della frutta nel distretto di Thuan Chau.
Ad oggi, l’intero distretto possiede 50 ettari di pitaya a polpa rossa, di cui 44 ettari legati in catene, concentrati principalmente nei comuni di Chieng Pha, Phong Lai, Phong Lang e Muong E.
Si stima che la produzione di quest’anno supererà le 500 tonnellate, con un prezzo di vendita medio di 30.000 – 35.000 VND (1,2-1,4 dollari) al chilogrammo.
Si prevede che 60 tonnellate di pitaya a polpa rossa di Thuan Chau verranno esportate in mercati come Regno Unito, Francia, Russia, Italia, alcuni paesi del Medio Oriente e il mercato dell’UE, con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo del valore delle esportazioni di 325 miliardi di VND. quest’anno./.
Per saperne di più – Frutto del Drago o Pitaya
Curiosità, Sapore e come si mangia
Mentre alcuni si riferiscono al frutto del drago per nome, altri lo conoscono come il “fragola-pera” o “strawberry-pear” perché questo è il soprannome che gli è stato appioppato nel corso degli anni. Il frutto del drago proviene da un tipo di pianta della famiglia dei Cactus e ha le sue origini in Sud America ma si può trovare oggi in molti altri paesi tropicali soprattutto nel sud est dell’Asia (Thailandia/Laos/Myanmar/Cambogia/Vietnam e da pochissimo anche nel sud Italia.
Il Frutto del Drago che proponiamo sul nostro sito è 100% Siciliano, infatti proviene da un nuovissimo impianto in provincia di Ragusa, in Sicilia. Il costo medio di mercato del prodotto è molto alto, caratteristica che lo rende difficilmente commercializzabile sul mercato italiano. Può variare dai 15€ ai 20€ al kg (5-10€ /pz in base al calibro e origine del prodotto).
Questo frutto dalla buccia di colore viola è un’ottima fonte di vitamina C, fibre, ferro, potassio e antiossidanti. In effetti, i benefici per la salute di questo frutto sono molti e vari. La polpa del frutto può essere rossa o bianca a seconda della varietà. Anche la buccia può variare ed essere di colore rosa, rossiccio, violaceo o addirittura gialla.
Un frutto dalle tante virtù
Il frutto del drago è una fonte completa di fibre altamente nutrienti, fornendo oltre 100 grammi per porzione. Alti livelli di fibre possono aiutare a ridurre il colesterolo, rafforzare il sistema immunitario, promuovere una sana digestione, aiutare con la perdita di peso e così via.
Siccome non contiene grassi, pochissimi carboidrati, ha poche calorie, è quindi un’ottima aggiunta per una dieta o un integratore energetico. I Frutti del Drago sono anche una buona fonte di antiossidanti che sono ottimi per combattere i segni dell’invecchiamento e per contrastare le malattie croniche.
I frutti del drago più comuni che quasi tutti noi conosciamo o che vediamo più di sovente, sono quelli con la buccia rosso porpora e con scaglie verdi, da cui il nome del drago.
Come si mangia
Mangiare il frutto del drago e semplicissimo, basta prima sceglierne uno abbastanza maturo (premete un po il frutto con una mano e se è un po morbido è pronto da mangiare). Con un coltello tagliatelo a metà, la buccia viene via senza problemi, basta solo tirare in giù, c’è addirittura chi lo mangia direttamente con un cucchiaio.
In verità il frutto è abbastanza soffice e facile da tagliare a cubetti. Lo potete mangiare così com’è o insieme ad altri frutti e con un po di limone. In Asia questo frutto viene spesso utilizzato nelle insalate.
Che sapore ha il frutto del drago o pitaya?
Il sapore del frutto del drago è generalmente un po dolce ma non più di tanto, ha delle risembranze con il kiwi ma non ha l’acidità che caratterizza quest’ultimo. I semi neri sulla polpa bianca sono minuscoli e possono essere ingeriti senza problemi alcuni. Solitamente la varietà con la buccia gialla ha dei semi un po più grandi e che “scrocchiano” quando si masticano insieme alla polpa del frutto. Anche questi possono essere ingeriti e non sono causa di nessun problema.
Curiosità sul Dragon Fruit
In certi paesi tropicali tipo Thailandia e Vietnam, anche il fiore e i boccioli del frutto del drago vengono cucinati e mangiati in diversi modi, sopratutto nella cucina tipica dei villaggi dell’entroterra. Le storie narra che questo particolare e dolcissimo frutto veniva usato durante le lotte da leggendari draghi sputafuoco che in fase di morte lo espellevano. Una volta conquistata la vittoria il Dragon Fruit veniva portato in dono all’imperatore. Il drago veniva sacrificato così che la carne desse ai soldati la sua forza e ferocia.
Per via del colore naturale molto intenso, questo frutto viene anche utilizzato come colorante e come ingrediente in alcuni prodotti di cosmetica.