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In Spagna il consumo di olio di girasole ha superato quello di olio di oliva

Dopo due anni di dimezzamento della produzione olearia spagnola i nodi cominciano a venire al pettine e le problematiche partono proprio dai consumatori della Penisola Iberica, tra i maggiori consumatori di olio da olive al mondo

La Spagna è notoriamente il maggior produttore e fornitore mondiale di olio d’oliva, ma le continue condizioni di siccità degli ultimi due anni hanno causato una minore disponibilità di prodotto con il conseguente aumento dei prezzi e una riduzione delle esportazioni, con un impatto potenzialmente devastante sull’industria olearia spagnola. L’aumento dei prezzi è stato talmente oneroso da aver fatto sì che l’olio da olive venisse scalzato dal primo posto tra gli ingredienti spagnoli. Secondo Anierac, la principale associazione spagnola di industriali e imbottigliatori di olio, le vendite di olio d’oliva in volume sono diminuite del 18% rispetto alla prima metà del 2023, mentre quelle di olio di girasole sono aumentate del 25% in volume lo scorso anno.

Produttori di olio d’oliva sconcertati

La notizia ha lasciato sgomenti molti dei maggiori produttori mondiali, poiché l’aumento dei prezzi costringe i consumatori a passare ad alternative più economiche, confermando quelli che lo scorso anno erano solo timori. Nella prima metà del 2024, gli spagnoli hanno acquistato 107 milioni di litri di olio d’oliva contro 179 milioni di litri di olio di girasole. Secondo il ministero dell’Agricoltura spagnolo, in passato solo il 34% delle vendite di olio era costituito dalla varietà di girasole e il 64% da olio d’oliva. Ma l’impennata dei prezzi dell’olio d’oliva ha costretto molti spagnoli a cambiare i loro gusti.

I problemi della produzione spagnola

La Spagna solitamente fornisce circa il 40% dell’olio d’oliva mondiale, ma le ondate di calore in primavera e una prolungata siccità hanno ridotto i raccolti di olive negli ultimi due anni, facendo raddoppiare i prezzi dell’olio d’oliva a livelli record. Secondo un rapporto del ministero dell’Agricoltura sull’andamento dei consumi alimentari nel 2023, questo prodotto di base della dieta mediterranea è diventato fuori dalla portata delle famiglie povere spagnole, che stanno passando al più economico olio di girasole. Alla fine dello scorso anno, l’olio d’oliva era consumato principalmente dalle famiglie della classe media e medio-alta, secondo il rapporto. L’anno scorso, in alcuni supermercati, si era già capito che le cose stavano prendendo una brutta piega dato che le bottiglie di olio extravergine d’oliva da un litro venivano vendute a più di 14 euro rientrando così nella categoria dei prodotti che i venditori dotano di cartellino di sicurezza. Non è bastato, quindi, lo sforzo del governo che a giugno ha tagliato l’iva dell’olio d’oliva per renderlo più accessibile.

Fonte: gamberorosso.it