La riforma UE dello zucchero riduce drasticamente i prezzi
Accordo sulla riforma Ue dello zucchero: i prezzi caleranno del 56 per cento
Un dolce successo per la Commissione europea e la presidenza britannica, un amaro compromesso per i produttori. È l'accordo raggiunto oggi a Bruxelles dai ministri dell'agricoltura dei Venticinque sulla riforma del settore dello zucchero.
Il testo finale prevede una riduzione dei prezzi del 36 per cento su quattro anni.
I produttori, agricoltori e industriali, otterranno consistenti sovvenzioni per potersi riconvertire o per compensare le loro perdite. Sarà istituito un fondo per la ristrutturazione alimentato dagli stessi produttori, e i bieticoltori otterranno indennizzi pari al 64,2 virgola due per cento delle perdite.
A imporre il calo del prezzo dello zucchero, che in Europa è il triplo che nel resto del mondo, era l'Organizzazione mondiale del Commercio.
Un fallimento dei negoziati avrebbe reso l'Unione più debole al vertice dell'Omc che si terrà il mese prossimo a Hong Kong.
La prima proposta della presidenza britannica, che prevedeva un calo dei prezzi del 39 per cento e indennizzi pari al 60 per cento delle perdite, era stata accolta dalle proteste degli agricoltori e di diversi stati membri. Tra questi, l'Italia.
Oggi il ministro dell'ambiente Altero Matteoli ha definito il compromesso "un risultato importante per un settore vitale dell'economia italiana".
Di parere diverso i sindacati.
La riforma, che dovrebbe entrare in vigore a partire dall'anno prossimo, porterà infatti a un forte ridimensionamento del settore.