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Un successo a Milano il “Week end della degustazione”

Un'edizione – quella svoltasi da giovedì 24 a sabato 26 novembre – che ha permesso di battere ogni primato, sia in termini di espositori (sono stati 101 da 11 Regioni) che di visitatori: allo Spazio Pelota di Milano, infatti, sono arrivati ben 5600 appassionati, operatori, golosi e curiosi, ancora una volta affascinati dalle opportunità offerte da questo grande banco di assaggio che porta nel cuore del capoluogo lombardo produttori di vino e specialità alimentari di grande qualità.
Una crescita importante (oltre il 10 per cento in più rispetto alla edizione del marzo scorso) quella registrata con la settima edizione del WEEK END DELLA DEGUSTAZIONE, ma che ha una serie di precise motivazioni. Innanzitutto il continuo, progressivo consolidamento dell’appuntamento milanese, che ha dimostrato di non avere eguali, con una quantità di visitatori che nessun’altro “banco di degustazione” aperto al pubblico riesce a raggiungere.
Merito – indubbiamente – della attenzione alla qualità dei vini e dei prodotti esposti (che quest’anno sono stati ben 436) e delle modalità che consentono di assaggiare tutto ciò che è esposto, ma anche dell’impegno a fare in modo che ogni edizione offra sempre qualcosa di nuovo.
Questa volta gli organizzatori hanno aggiunto una nuova provocazione: la possibilità di sperimentare “sul campo” l’abbinamento fra vino e cioccolato: nei tre giorni di apertura una quindicina di produttori di cioccolato si sono uniti alla festa, sotto la bandiera di CHOCOWED. Un vero e proprio mare di creme, praline, tavolette e cuneesi, torroni ricoperti, torte al cioccolato, tavolette…
Per quanto questa novità debba ancora essere messa a punto – così da amalgamarsi al meglio nel lay-out dell’evento, garantendo la migliore fruizione possibile da parte di appassionati e curiosi – il risultato non si è fatto attendere.
E c’è un terzo motivo che sembra aver influito sulla forte crescita dei visitatori, nonostante l’improvvisa nevicata che ha colpito la città e lo sciopero dei mezzi pubblici che ha creato qualche disagio: la presenza del Consorzio tutela Nebbioli Alto Piemonte, una ventina di aziende che hanno permesso di conoscere due docg – Ghemme e Gattinara – e un gruppo di doc (Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona e Sizzano) troppo spesso sottovalutate. Una presenza importante, “istituzionale”, che ha aggiunto indubbiamente peso e credibilità all’appuntamento organizzato da Export Box Madeinitaly.com.