Al WTO anche Actionaid per ribadire la lotta contro la povertà
“Se al vertice di Hong Kong non verrà siglato alcun accordo positivo, milioni di persone continueranno comunque ad aspettare nuove regole per il commercio che le aiutino ad uscire dalla povertà. Questo sarebbe un tradimento dello spirito dei negoziati di Doha”. Così Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid International, commenta l'apertura della ministeriale del Wto.
“La riunione del Wto, anche se declassificata, è comunque importante – spiega De Ponte – poiché il processo in cui è inserita rischia di produrre accordi dannosi per i paesi poveri nei tre settori fondamentali, agricoltura, beni industriali e servizi. I paesi ricchi, pur essendo in minoranza nel Wto, stanno tentando di imporre regole di cui beneficierebbero soprattutto loro, a discapito delle popolazioni più deboli e indifese”.
Finora – sottolinea ActionAid International – l'abbattimento delle barriere protezionistiche, in aggiunta ai sussidi che gli Stati col maggior peso economico forniscono ai loro produttori agricoli, ha determinato gravi difficoltà nei paesi in via di sviluppo, costringendo molti agricoltori e imprese industriali a chiudere la propria attività.
L'obiettivo principale delle negoziazioni di Doha – continua ActionAid International – si è perso per strada e di “sviluppo” non è rimasto che il nome: le trattative si sono trasformate in tentativi di accesso al mercato, che aiutino i paesi ricchi a diventare ancora più ricchi.
ActionAid International sarà presente ad Hong Kong per manifestare il diritto dei paesi in via di sviluppo a tutelare la propria economia da una concorrenza sleale, in modo che il sostentamento di milioni di poveri in Africa, Asia e America Latina non sia messo in pericolo.
“Anche se sembra che nessun accordo finale verrà firmato ad Hong Kong – conclude Marco De Ponte – occorre tenere alta l'attenzione affinchè le negoziazioni procedano mantenendo come ‘stella polare' i bisogni dei paesi poveri. Solo così si potrà assicurare che il ‘Doha Round' raggiunga obiettivi funzionali allo sviluppo di questi paesi. Ci auguriamo che la folta rappresentanza italiana di oltre un centinaio di delegati, sia adeguatamente preparata a perseguire questi obiettivi”.
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