“Il piatto del Sindaco” questi i vincitori
La seconda edizione de “Il Piatto del Sindaco” che si è svolta nella giornata conclusiva di SAPEUR ha visto i seguenti premiati:
A Vincenzo Zacchiroli, Sindaco di Castel San Pietro Terme (Bologna), è andata la vittoria nel secondo Concorso Enogastronomico “Il Piatto del Sindaco”, svoltosi domenica 15 gennaio 2006 a Forlì, in occasione della Fiera SAPEUR.
Il primo cittadino di Castel San Pietro Terme si è imposto dopo un confronto serrato con sindaci e sindachesse di altre 5 città, grazie ai suoi favolosi tortelloni castellani in crema di zucca e aceto balsamico tradizionale di Modena (di cui ha distribuito anche un dettagliato dépliant, contenente la descrizione degli ingredienti, la ricetta e l’analisi dei valori calorici e nutrizionali).
Giunto alla sua seconda edizione, il Concorso Enogastronomico “Il Piatto del Sindaco” ha visto anche quest’anno sei noti “primi cittadini” misurarsi con primi e secondi piatti, con l’aiuto di altrettanti chef e delle loro brigate formate da giovani allievi degli istituti alberghieri dell’Emilia–Romagna.
Le città in gara, oltre a Castel San Pietro Terme, erano Brisighella, Forlimpopoli, Piana degli Albanesi, Rocca San Casciano, Savignano sul Rubicone.
La sequenza delle portate in gara ha richiesto una sapiente interpretazione delle precedenze dei sentori e dei sapori, dal momento che ha visto 5 primi piatti e un solo secondo:
1)Risotto squacquerone, scampi e rucola;
2)Tortelloni castellani in crema di zucca e aceto balsamico tradizionale di Modena;
3)Tortelli di patate;
4)Gnocchetti di zucca e patate su fonduta di pecorino di fossa di Sogliano con pasta sale e pioppini;
5)Bucatini alla scialara;
6)Lombetto di mora romagnola su misticanza con carciofini moretti, scalogni romagnoli caramellati e olio brisighello.
La giuria ha visto la presenza di 9 esperti enogastronomi e giornalisti, presieduti da Carlo G. Valli, e ha incluso fra i suoi membri anche il noto cantante Paolo Mengoli.
Le valutazioni dei giurati sono scaturite dall’interazione di ben 6 criteri di giudizio: ispirazione della ricetta, legame col territorio, esecuzione – grado di difficoltà, risultato di cottura, risultato di gusto – valore gastronomico, presentazione.