Chiesta la Dop per il “Nebrodok” il prosciutto siciliano
La Sicilia, già nota per le sue tipicità agroalimentari, adesso si posiziona anche sul mercato della salumeria di pregio con la produzione di prosciutto.
Si tratta di una varietà ottenuta da suini di razza nera locale, allevata allo stato brado e nutrita con bacche di faggio e ghiande.
Si chiama Nebrodok, ed è invenzione di Carlo Dall'Ava, già noto per il 'Patadok', il costoso Patanegra della penisola iberica, e titolare dell'omonimo prosciuttificio di San Daniele.
C'è un accordo, infatti, tra il consorzio di tutela, che raggruppa diciannove tra allevatori e imprese di trasformazione del suino dei Nebrodi, e il prosciuttificio di San Daniele del Friuli, che cambia totalmente la storia del salume siciliano.
Il prodotto viene messo sotto sale per un tempo di maturazione che varia tra i quindici e i quaranta giorni, ricoperto poi di pane nero e rosso, finocchio selvatico, origano, aglio e adagiato ad asciugare in una madia. Quindi, migra nel nord Italia per raggiungere la stagionatura ottimale. Ne viene fuori una carne rosso ciliegia, ben compatta con il 50% di grasso candido che non lascia unto in bocca e un tipico retrogusto di erbe aromatiche selvagge. Una varietà per la quale c'è già la richiesta al Ministero delle Politiche agricole di ottenere il marchio Dop.
La salumeria di qualità è una novità per una regione che non ha mai avuto una tradizione in tal senso. A causa delle temperature elevate che la caratterizzano, infatti, le conserve animali di solito sono destinate al consumo fresco o esigono, per un migliore mantenimento, un'altitudine di circa 1000 metri.
Per questo motivo, la salumeria sicula si concentra nelle aree interne e particolarmente sui Nebrodi che presentano un microclima ideale per la lavorazione e la stagionatura.
Grazie alla particolarità della vegetazione e del clima e alle caratteristiche genetiche, la qualità della carne del maialino siciliano, alto solo 60 centimetri, si distingue per l'elevato livello di acidi grassi insaturi (il grasso buono), gli stessi che svolgono un'importante azione protettiva dell'organismo umano.
Il primo lotto di produzione conta 500 cosce da 14 chili l'una, che saranno commercializzate solo sul territorio nazionale, almeno per il momento.
Il Nebrodok, infatti, potrebbe essere sottoposto a tecniche di lavorazione sempre più sofisticate per migliorarne ancora la qualità, facendone così un prodotto di pregio esportabile sui migliori mercati.