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Meeting in Slovenia per combattere le frodi alimentari

Le frodi trovano un terreno fertile anche nel settore alimentare.
Tra carne di bufalo spacciata come manzo e burro adulterato, diventa sempre più facile produrre illegalmente prodotti poco costosi per poi gonfiarne i profitti.
Il commercio illegale di prodotti agricoli tocca da vicino gli interessi finanziari dell'Unione. Interessi così importanti da rendere necessario un incontro in Slovenia tra ispettori antifrode, veterinari ed esperti sanitari europei.
Il meeting è stato organizzato lo scorso 30 marzo dall’Olaf, l'ufficio antifrode europeo, il cui direttore – Franz-Hermann Brüner – ha dichiarato: “Le frodi commerciali sui prodotti agricoli determinano un rischio potenziale per la salute di persone e animali. Pensiamo sia necessario sollevare una maggiore attenzione dei servizi nazionali e internazionali di controllo su questo problema.” Secondo Brüner “solo una maggiore collaborazione internazionale può garantire una migliore protezione dei consumatori e, al contempo, tutelare gli interessi finanziari dell'Unione europea.”
I casi più eclatanti di frode presi in considerazione dall'Olaf riguardano la vendita di burro adulterato con grassi e prodotti chimici animali e vegetali non derivati dal latte e l'importazione di carne di bufalo dall'India, spacciata come manzo proveniente dall'Australia e dalla Nuova Zelanda, nonostante la commercializzazione di questo genere di carne sia proibita dall'Ue, poiché il virus dell'afta epizootica è endemico nei bufali indiani.
I partecipanti al confronto hanno potuto mettere a punto misure legali e scientifiche di contrasto al commercio illegale, definendo un programma di analisi dei rischi.