Piacciono al mondo i gusti del “Made in Sicily”
Soddisfazione negli ambienti agroalimentari siciliani per l’operazione “olio extra vergine” venduto ad importanti imprenditori greci che operano sul mercato internazionale grazie all’intervento di una società statunitense specializzata nella commercializzazione di prodotti agricoli siciliani.
Tutto questo ha avuto come coordinatore l’Istituto di Scienze amministrative e sociali che opera a Palermo.
Si tratta dell’Isas che da anni si occupa di molteplici attività formative a livello europeo. Ben 134 aziende siciliane sono attualmente in grado di esportare i prodotti alimentari dall’isola con la collaborazione dell’azienda diretta da George Popataros, un “buyer” di origine greca con uffici a New York, assai attento alle produzioni italiane: di recente ha acquistato l’intera produzione di olio extra – vergine di olive di una nota azienda che opera nel territorio di Trapani.
La Grecia detiene la maggiore produzione di olio del Mediterraneo e nonostante questo proprio un Greco, dopo aver apprezzato la qualità eccellente delle olive siciliane, colte a mano e servite direttamente ancora fresche nel frantoio, ha deciso di perfezionare l’acquisto.
Va segnalato inoltre che alcuni oleifici siciliani hanno ottenuto commesse da acquirenti americani.
Giuseppe Nastasi di Boston, Ronald Rizzo di New York sono due fra i tanti nomi di importatori statunitensi di dolci, pane e cioccolato di Modica, oltre ad altre specialità regionali.
I vini di Marsala e in genere quelli della Sicilia occidentale hanno un ottimo rapporto commerciale con importatori Usa.
Alessandra Marino del New Jersey è un’importatrice di vini di Marsala, Gregory di Martino della Omniwines di New York ha un contratto per l’importazione del vino Merlot al carrubo, prodotto tra Marsala e Mazara del Vallo.
Fra i vari prodotti siciliani sempre presenti negli Usa ricordiamo il finocchietto selvatico, la gelatina di vino di Chiaramonte Gulfi, le grappe di zibibbo trapanese, i grano antichi di Caltanisetta, i “cuddirireddi” di Delia, gli arancini di pasta di cannoli surgelati di San Cataldo, le salse e gli ortaggi essiccati di Ispica.
Anche l’Australia opera sul mercato siciliano con significativi ordini di pesce e dolci, pasta e cioccolato.
Persino la ricotta fresca ed altri prodotti tipici sono presenti in alcuni ristoranti di Mosca, grazie all’importatore Carmelo Inzirillo che fornisce il "made in Sicilia" ai ristoranti russi.
Con la collaborazione dell’Isas un’azienda di Enna, stanno per aprire a Vienna e Berlino alcuni punti vendita della vasta filiera alimentare siciliana.
In questa vasta operazione sono coinvolte 134 imprese siciliane e 32 buyers di Usa, Australia, Europa e Paesi mediterranei ed il successo della stessa è dovuto anche al lavoro svolto dal Consorzio “Mediterraneo – Europa Export” della Confindustria di Palermo. E’ previsto per il prossimo ottobre un workshop internazionale che oltre all’agroalimentare ospiterà anche il turismo ed il comparto manifatturiero siciliano.
A questo evento saranno presenti importatori statunitensi, canadesi e australiani.
Si è giunti a questi positivi risultati grazie all’attività formativa dell’Isas da anni impegnata nella preparazione tecnica e qualificata di importanti imprese siciliane, che sono il “fiore all’occhiello” della tipica produzione agroalimentare dell’isola.
Francesca Rossetti e Alfredo Zavanone