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Regolamenti UE e riflessioni sulle opportunità di sviluppo

Fabrizio Mottironi, Presidente di Buonitalia S.p.A., ha aperto lunedì 5 giugno 2006, i lavori del convegno “Dal regolamento Ce n. 2081/92 al regolamento Ce n. 510/06: riflessioni sulle opportunità di sviluppo”presso l'Unioncamere di Roma organizzato da Buonitalia S.p.A. e da AICIG – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
“I prodotti a denominazione d’origine rappresentano la punta di diamante e il forte valore culturale del patrimonio agroalimentare italiano” , ha spiegato Mottironi, Presidente di Buonitalia –“per questo è importante che venga tutelato attraverso una strategia comune a tutti i soggetti pubblici che si occupano di agroalimentare, e Buonitalia è nata proprio con lo scopo di essere una cabina di regia dove riunire le forze e le proposte per il raggiungimento di questo obiettivo”.
“La globalizzazione che sempre più si sta affacciando nel nostro settore non deve essere considerata solo un fenomeno preoccupante, ma soprattutto un’opportunità – ha continuato Mottironi – l’apertura dei mercati mondiali e soprattutto di quelli cosiddetti innovativi, come la Cina o la Russia, al nostro modo di vivere e quindi di mangiare, infatti, deve essere letta come un'occasione da cogliere per gli imprenditori italiani”.
“È questa l’idea alla base della strategia di internazionalizzazione che Buonitalia ha deciso di portare avanti – ha concluso il Presidente di Buonitalia – I 50 milioni di euro che ci sono stati assegnati attraverso la Legge sulla Competitività serviranno proprio a mettere gli imprenditori italiani in condizione di raggiungere, penetrare ed affermarsi sui mercati internazionali”.
Al convegno è intervenuto Giuseppe Liberatore, Presidente della neonata Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche- AICIG che “è la prima associazione – ha spiegato appunto Liberatore – con portata orizzontale che riunisce al momento ventotto Consorzi di Tutela riconosciuti dal Ministero e che operano anche in più settori”.
“L’AICIG – ha continuato Liberatore – non nasce per interferire con le associazioni già operanti, ma vuole semplicemente aprire dibattiti e proporre soluzioni sui problemi delle denominazioni mettendo a disposizione del Mipaaf le varie competenze tecniche maturate nel corso degli ultimi anni attraverso i comitati che sono stati costituiti per filiera”.
“L’Associazione – ha concluso il Presidente AICIG – vuole adottare, attraverso mirate azioni a livello internazionale, posizioni comuni per un corretto sviluppo del settore, ed in particolare, favorire i rapporti con la Comunità e l’OCM per evidenziare le situazioni delle produzioni nazionali e studiare l’evoluzione normativa a livello nazionale, comunitario e internazionale con particolare riferimento ai negoziati WTO attualmente in corso. Tutto sempre in constante contatto con le autorità nazionali”.