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Pomodoro “ciliegino”: a rischio questa denominazione

"Eliminare la denominazione ciliegino e basarsi esclusivamente sui calibri significa accettare il rischio che alcuni Paesi possano commercializzare come ciliegino un pomodoro comune di piccolo calibro. Ciò non è corretto nei confronti del consumatore". E' quanto afferma Confagricoltura commentando la proposta congiunta di Olanda e Germania che tende ad eliminare la denominazione commerciale del pomodoro ciliegino e farlo rientrare nella più ampia categoria commerciale del pomodoro comune.
Il prossimo 24 ottobre si terrà, infatti, a Bruxelles una importante riunione del gruppo di esperti di standards commerciali.
In queste riunioni, spiega Confagricoltura, si decidono le modifiche da apportare alle norme di commercializzazione dei vari prodotti ortofrutticoli. Per esempio che diametro devono avere le mele o quanto deve essere maturo un kiwi per poter essere immessi nel circuito commerciale.
In realtà – spiega la confederazione- il ciliegino si differenzia per molte qualità specifiche: sapore, consistenza della polpa, lucentezza del frutto, lunga durata post-raccolta, elevato contenuto in vitamina C e antiossidanti (licopene), alta gradazione brix. A questo deve aggiungersi che il ciliegino ha ricevuto la sua consacrazione ufficiale attraverso il riconoscimento della famosa igp "pachino". "Ciò non è corretto nei confronti del consumatore e potrebbe avere conseguenze economiche rilevanti per i produttori italiani – aggiunge – soprattutto quelli del Sud, che da anni si impegnano per ottenere miglioramenti qualitativi delle produzioni dei pomodorini, differenziandoli in maniera sensibile dalle varietà tondo, oblungo e costuluto."

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