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“L’ascolto del vino” per conoscere questo nettare

Con 358 pagine a colori e una grafica nuova esce la seconda edizione de L'Ascolto del Vino, a tre anni dal successo della prima, che figurava più come un agile manuale. Questa volta, oltre agli aggiornamenti sulle tecniche di degustazione anche l'immagine ricercata e la fotografia di Giuseppe Perrone.
Il libro si rivolge a tre filoni di lettori: l'appassionato che decide di farsi accompagnare alla scoperta del vino e comincia a leggere questo manuale per il piacere di comprendere di che si tratta; i tanti amici che in Italia, invitati dai Club di Papillon, svolgeranno dei corsi di introduzione al vino; gli studenti e gli insegnanti delle scuole alberghiere italiane perché l'interesse al vino li avvicini a un metodo di approccio, a un prodotto e anche a un'unità di misura del gusto.
Dopo le premesse generali, la prima parte del libro si dipana dunque nel racconto dell'Ascolto del vino (la degustazione, gli abbinamenti cibo e vino, la conservazione, il bon ton, la storia del vino) e termina con l'intervista ai 20 personaggi che rappresentano il variegato settore del gusto, dell'alimentazione e della vitivinicoltura (Giorgio Calabrese, Umberto Caselli, Moreno Cedroni, Pasquale Forte, Josko Gravner, Tony Hendra, Donato Lanati, Giovanni Longo, Giuseppe Martelli, Iginio Massari, Giuseppe Meregalli, Massimo Montanari, Jonathan Nossiter, Antonio Santini, Fabio Scarpitti, Attilio Scienza, Piero Solci, Marco Trimani, Giuseppe Vaccarini).
Nella seconda parte, L'Ascolto del Vino diventa una vera e propria guida con l'esito dei 500 migliori assaggi di Gatti e Massobrio: sono i Top Hundred assegnati per un lustro a 100 vini. Ne scaturisce, anche dai commenti degli autori ai vini e alle cantine e dunque ai 12 “padri del vino italiano”, un incontro a 360° con la migliore qualità vitivinicola del nostro Paese.
“E' il vanto della nostra guida – dicono Paolo Massobrio e Marco Gatti – che vuole mettere in luce quale sia il reale concetto di “grande vino”. Il “grande” vino per noi non coincide con la griffe, con la tecnica internazionale e con una certa omologazione dei gusti verso l'alto che a nostro avviso ha fatto il suo tempo. Il “grande vino” è quello che si beve, con piacere e con voluttà, che si abbina alla cucina di un territorio, che accompagna volentieri l'intero pasto e che può tornare ad essere il vino quotidiano”. Niente piedistalli irraggiungibili, dunque, niente intellettualismi. E' grande un vino come la Bonarda (e la guida ne premia tante), come un Lambrusco o una Barbera.

L'ASCOLTO DEL VINO
Autori: Paolo Massobrio e Marco Gatti
Casa editrice: Comunica Edizioni
anno: 2006
Pagine: 358
Prezzo: 29,00 euro