Il vino sempre più on-line
Si assiste giorno per giorno all'applicazione delle rivoluzionarie potenzialità digitali su un prodotto legato alla realtà del territorio: il vino.
Un mare di opportunità si affacciano sulla rete Internet: blog, siti, pubblicità, visite virtuali a territori reali e vendite dirette,
Unica avvertenza: non esagerare e lasciare che il rapporto con il vino e la buona tavola non smetta di essere anche e soprattutto diretto. Se il 'vino virtuale' è in qualche modo l'alter ego di quello reale, non si può non iniziare il proprio viaggio nella rete dalla comunità online più abitata al mondo: Second Life. Le iniziative per produttori o appassionati di vino sono davvero molte.
Si passano in rassegna cantine esclusivamente virtuali, etichette realmente esistenti, qui pubblicizzate, e aziende reali fedelmente ricostruite su questo 'secondo mondo', con tanto di terreni e vigneti. Interessante, a livello italiano, lo spazio virtuale creato dall'azienda Wineart: nei locali fatti di byte si trovano esposte opere di artisti emergenti ed etichette di vini nazionali.
E' possibile acquistare vino 'virtuale' in appositi negozi per la 'gioia' esclusiva del proprio avatar (il personaggio che si utilizza per muoversi su Second Life). Ma le novità non finiscono qui: oltre che terreno di promozione e gioco, il programma sta diventando sempre più una 'piazza' per lo scambio di idee e informazioni sul mondo del vino. Di rilievo, ad esempio, l'iniziativa della Sll Wine Taster Assosation, che organizza degustazioni di vini reali 'a distanza'. M
a le risorse del web sono 'quasi infinite' e sta alla fantasia degli utenti continuare a trovarne. Negli Stati Uniti è oramai un fenomeno di massa, mentre in Italia il concetto di blog associato al business non è ancora decollato. Il metodo è semplice: si apre un blog e in un attimo si è reperibili in ogni angolo del globo provvisto di connessione internet. I costi praticamente nulli, le opportunità molte. Alcuni blog sul vino riuniscono centinaia di migliaia di persone per discutere, promuovere prodotti e definire prospettive. Per chi volesse farsene un'idea rapida è consigliabile visitare Wine 2.0, una delle maggiori comunità virtuali sull'argomento.
Sempre dagli Stati Uniti arriva una divertente iniziativa per aspiranti produttori: Crushpad, azienda vinicola californiana, partendo da un'inchiesta di Business Week secondo cui avere un proprio vino è al secondo posto tra i sogni dei dirigenti americani, fornisce tutti gli strumenti necessari per realizzare questo desiderio. Concretamente basta iscriversi al sito, rispondere a una trentina di domande sui requisiti che si richiedono per il proprio prodotto, seguire il processo via webcam e aspettare che le bottiglie vengano recapitate direttamente a casa.
Ultima esperienza virtuale da non perdere, la visita turistica 'dal cielo' ai vigneti del mondo: l'idea è venuta ad un enologo portoghese appassionato di Google Earth (programma che distribuisce informazioni geografiche di tutto il mondo attraverso immagini satellitari e mappe) che ha realizzato una raccolta di placemarks legati al mondo del vino. Dopo aver identificato tutte le zone vinicole di California, Portogallo, Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Canada e Australia (più almeno due per ogni altro Paese produttore di vino), ha cercato di collocare ogni placemark in un vigneto appartenente ad una particolare denominazione d'origine. I vigneti sono così visibili e riconoscibili dall'utente.
Fonte: Ansanews