Più vegetali nella dieta del futuro
A Stoccolma, nella settimana dal 12 al 18 agosto, si sono tenuti, conferenze e seminari per affrontare il problema della scarsità di acqua nel mondo.
Tra i consigli dati alle istituzioni, è scaturito quello di "adottare misure che incoraggino le persone a mangiare cibi che richiedano meno acqua per la loro produzione". In sostanza si dovrà incrementare l'utilizzo di vegetali nella dieta delle persone a livello mondiale.
Durante il Convegno, "Agricoltura, acqua ed ecosistemi" è stato infatti affermato che la richiesta di cibi ad alto consumo di acqua come quelli di origine animale: carne, latte, uova sta crescendo nei paesi in via di sviluppo.
Sempre più carne è richiesta in Cina e più latte in Indi,a e nei paesi sviluppati i consumatori richiedono ancora più carne.
Già nel 2004, il direttore esecutivo dell'International Water Institute di Stoccolma, aveva dichiarato "gli animali vengono nutriti a cereali, e anche quelli allevati a pascolo richiedono molta più acqua rispetto alla produzione diretta di grano. E' solo modificando le abitudini alimentari, per esempio riducendo il consumo di carne rossa, che si potrà contribuire in modo efficace alla riduzione della richiesta di acqua.
I ricercatori del NEIC, il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione – un comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti ambientali e sociali delle scelte alimentari hanno dichiarato che per ottenere 10 grammi di proteine dal frumento, dal mais o dai legumi servono circa 130 litri d'acqua, per il latte e le uova ne occorrono 250, per la carne di maiale 480 e per il manzo 1000 litri.
Da questi dati si evince che sarà quasi impossibile nutrire le future generazioni con una dieta sul genere di quella che oggi si segue in Europa occidentale e nel Nord America, anche se i Paesi ricchi saranno in grado di aggirare il problema importando acqua virtuale, il che significa importare cibo (mangime per animali o carne) da altri paesi, anche da quelli che non hanno abbastanza acqua.
Concludono gli esperti del NEIC: "modificando le abitudini alimentari a favore di un maggior consumo di vegetali anziché di alimenti di origine animale, si farà molto per l'ambiente, oltre a fare un grande regalo alla salute".