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IGP, l’Arancia del Gargano

A quasi 10 giorni dall'ultima iscrizione con il "Riso di Baraggia Biellese e Vercellese" ecco arrivare una nuova entrata nel Registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.
Il 30 agosto la Commissione europea ha infatti iscritto anche l'Arancia del Gargano Igp in tale blasonato albo. Nell'elenco risultavano già altri quattro agrumi: l'Arancia Rossa di Sicilia e tre varietà di limoni: il Limone Costa d'Amalfi , di Sorrento e il Femminello del Gargano. Il regolamento Ce 1017/2007 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L227 del 31 agosto
Il paniere dei prodotti Dop e Igp con registrazione comunitaria sale quindi a quota 161, suddiviso in 108 Dop e 53 Igp . Eccolo dunque il variegato drappello delle eccellenze nostrane con tanto di marchio comunitario: 51 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini di oliva, 33 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetterie, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e di frattaglie fresche e 1 miele).
L'Arancia del Gargano si produce e viene confezionata in provincia di Foggia in un territorio compreso tra i comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico, in pratica il tratto costiero e sub-costiero settentrionale del promontorio del Gargano. La particolarità del prodotto è data dal suo periodo di maturazione che avviene a fine aprile-maggio e talvolta anche agosto, in netta controtendenza con l'epoca di altre aree agrumicole italiane. Altra caratteristica del prodotto, sottolinea la Coldiretti, è data dalla sua spiccata serbevolezza che, in tempi passati, le consentiva di viaggiare anche per 30-40 giorni verso gli Stati Uniti in perfetto stato.
La produzione non supera le 30 tonnellate per ettaro per la tipologia "Biondo comune del Gargano" e le 25 tonnellate per ettaro per la tipologia "Duretta del Gargano".

Agricoltura Italiana on line
Perla Tolima