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Successo della prima edizione degli aceti balsamici

Ha chiuso i battenti al quartiere fieristico di Modena la prima edizione dell’originale rassegna dedicata agli aceti e alla gastronomia agrodolce promossa da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Modena.
“Un debutto molto soddisfacente” è il commento del presidente di ModenaFiere, Luigi Verrini che sottolinea come gli sforzi organizzativi siano riusciti a portare a compimento la prima edizione di una rassegna che coltiva prospettive ben più ampie. “Realizzare un evento capace di focalizzare l’attenzione sulle eccellenze agrodolci a Modena, territorio di origine di un prodotto simbolo come l’aceto balsamico tradizionale, era l’obiettivo ambizioso di questa prima edizione. In vista di quella del 2009, il massimo impegno di tutte le forze che hanno concorso alla realizzazione di Gusto Balsamico sarà profuso a consolidare i risultati ottenuti e a incrementare la partecipazione degli operatori del settore e di tutti i protagonisti della filiera”.
La manifestazione biennale organizzata da ModenaFiere in collaborazione con Slow Food Italia, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio e di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, ha coinvolto oltre 18mila persone tra visitatori, ospiti e iscritti agli eventi e più di 180 espositori. In tutto, 13mila mq di esposizione tra produttori di aceto balsamico tradizionale, balsamico di Modena e altri aceti, di vino, mele, riso, ananas, aziende produttrici di strumenti e tecnologie, cantine, consorzi, associazioni degustatori e sommelier.
Nei quattro giorni di apertura al pubblico i visitatori della fiera hanno scoperto, degustato e acquistato aceti e prelibatezze agrodolci. Tanti i momenti di approfondimento e di educazione del gusto, grazie alla presenza e alla collaborazione della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale e dell’Università di Modena e Reggio che, insieme ai collaudati Laboratori del Gusto di Slow Food, hanno stimolato la curiosità e la conoscenza dei visitatori e di oltre 300 scolari e studenti sulle leggende e i riti antichi e sapienti del balsamico tradizionale, sulle declinazioni internazionali dell’agro, sugli abbinamenti inediti e le sperimentazioni gastronomiche più avanzate.
La valorizzazione della tradizione agrodolce ha coinvolto anche l’intero territorio della provincia e mobilitato migliaia di persone, con visite guidate, cene a tema, cene evento, concerti e la prima Asta dell’Aceto Balsamico Tradizionale. 78mila euro l’ammontare complessivo con un top lot di 31mila euro per l’antica batteria di nove vaselli aggiudicata a Slow Food. “Questa iniziativa è un chiaro atto d’affetto verso l’aceto balsamico tradizionale di Modena, già protagonista nel 1989 a Parigi durante l’atto costitutivo di Slow Food come prodotto simbolo, frutto del rispetto del tempo” ha spiegato il Presidente di Slow Food Italia al termine dell’asta. “Un prodotto che esprime bene lo spirito della nostra associazione. Un segno del legame di Slow Food con questo territorio e la Consorteria e speriamo che l’iniziativa possa servire a diffondere nel mondo questo prodotto. L’aceto ottenuto con queste botti sarà presentato negli eventi più importanti dell’associazione, la quale con quest’asta è diventata proprietaria della batteria. È curioso, ma da quest’anno, nello stato patrimoniale di Slow Food Italia ci sarà una batteria di Abtm”, ha concluso Roberto Burdese dal palco del Teatro Comunale dove si è svolta l’originale asta.
Il commento alla prima edizione di Gusto Balsamico di Alberto Fabbri, direttore artistico della kermesse: “Sono soddisfatto dell’andamento della manifestazione perché il suo intenso e vario programma è stato capito e apprezzato dai visitatori che hanno affollato gli eventi proposti oltre le aspettative. Numerose sono state le iniziative per far conoscere meglio questo straordinario prodotto della gastronomia italiana, abbiamo cercato di stimolare diverse sensibilità, dal curioso gastronomo agli alunni delle scuole coinvolgendo anche il territorio, così importante e identitario per l’unicità dell’aceto balsamico tradizionale.
I soddisfacenti risultati, sia numerici sia di consenso, rafforzano l’idea che Modena può diventare la capitale mondiale dell’aceto e dell’agrodolce e la programmazione di Gusto Balsamico per almeno tre edizioni a cadenza biennale può contribuire al raggiungimento di questo obiettivo.
La buona riuscita della manifestazione è da condividere con le istituzioni e i partners che hanno sostenuto l’iniziativa e soprattutto con i numerosi volontari Slow Food e il personale tutto di ModenaFiere”.

ufficio stampa Gusto Balsamico
Daniela Severi