L’Enoteca regionale del Barolo festeggia i 25 Anni della fondazione
Venerdì 9 Novembre 2007 alle ore 16.30 nella Sala storica del Consiglio Comunale di Cherasco (Cuneo), l’Enoteca Regionale del Barolo – Regione Piemonte, celebrerà i suoi 25 anni di costituzione.
La cerimonia avverrà con il concorso della Regione Piemonte e il contributo di un’ importante Ente a partecipazione pubblica Egea – Energia e Ambiente di Alba, La ricorrenza sarà celebrata a Cherasco, città d’arte degli undici comuni del Barolo.
L’avvenimento sarà accompagnato dalla presentazione di un’opera unica: una elegante cartella con tiratura di solo 300 pezzi dove 11 artisti in omaggio agli 11 paesi del Barolo hanno rappresentato ad acquerello un solo grande protagonista, il Barolo.
Il programma della manifestazione prevede gli interventi dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Mino Taricco, del Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo – Regione Piemonte Luigi Cabutto, del Sindaco di Cherasco Pier Luigi Ghigo e del Responsabile EGEA – Energia e Ambiente Pier Paolo Carini.
Seguirà l’incontro con i rappresentati degli Enti fondatori dell’Enoteca Regionale del Barolo, con gli artisti e gli autori raccontati dal noto critico d’arte Carlo Morra.
Conduce il giornalista piemontese e Presidente dell’Associazione Stampa Agroalimentare Italiana Roberto Rabachino.
Gli artisti/autori delle opere sono Claudia Ferraresi, Corrado Ambrogio, Eugenio Comencini, Franco Fausone, Lorenzo Griotti, Mario Gosso, Pier Flavio Gallina, Romano Reviglio, Silvio Rosso, Tanchi Michelotti e Walter Accigliaro.
La cartella è stata stampata dalla Stamperia Comunicazione di Bra curata per le schede tecniche da Armando Cordero e Carlo Morra.
“ Quando nel castello di Barolo si pensò ad una struttura istituzionale e pubblica, che sapesse camminare a fianco di chi sulle colline di Langa ci lavorava da sempre, forse non si ipotizzava il titanico e riconosciuto lavoro d'immagine e di qualità prodotto in venticinque anni, con la faticosa e bella sinergia di tanti Enti e Uomini – dichiara il Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo – Regione Piemonte Luigi Cabutto. Oggi con quest'opera grafica, che celebra insieme l'arte e il lavoro dell'uomo, vogliamo riconoscerlo e consegnarlo a chi in questa Langa ci ha creduto e si è speso. Contemporaneamente si vuole lasciare anche un alto segno di riconoscenza, con uno sguardo alla storia degli undici nostri territori che fanno della terra di Langa, il mito del Barolo. La suggestione delle colline celebrate dalla nostra Enoteca Regionale si racconta solo e soprattutto con i prodotti di una terra amica. Sono dolci versanti modellati su un territorio atavico, abitato da gente caparbia e forte, che ama tramandare rituali e gesti antichi per chiedere alla terra solo è unicamente i sapori del tempo. I vini sono ormai " stelle " del firmamento mondiale – continua il Presidente Cabutto – oggetto di amori appassionati per i molti gourmet, capaci di far sognare per stringere forti e attraenti legami. Racchiusi nei calici, i loro profumi raccontano da sempre stagioni fatte di cieli limpidi e rugiade mattutine, nati su terre avare ma generose come la semplicità dei loro uomini. Sapersi misurare tra innovazione e tradizione ha portato oggi, la capacità di raccontare tra sapori e gusti autentici, anche la cultura di una gente.
Le campagne e le capezzagne dei lunghi filari e dei noccioleti hanno gli umori e le speranze di uomini e donne, i soli depositari a cui possono essere affidati i prodotti nati qui e fatti per una maturazione e cura tutta particolare.Tra quinte di antichi castelli e immense cantine, stanno i cascinali, nella loro orgogliosa collocazione, tutto regolato dal solo ciclo delle stagioni, su cui vigilano metodi antichi e mai banali. Abbiamo lasciato tutto questo alla interpretazione di undici nostri artisti e consegnato loro un messaggio chiaro e pulito per il loro personale estro interpretativo.Tutto diventa allora il deposito di memorie e di eventi. Sedimento di un moto dell'anima che si fa cultura della tavola e della tavolozza e viceversa. Nasce qui l'amore – conclude il Prof. Cabutto – per un paesaggio e lo struggente legame per un tempo sospeso, che ritorna incessante nei sapori e nei ritmi della vigna e della cantina.Un lavoro,quello contenuto in questa cartella, preparato a lungo e con molta cura, per dire grazie a chi ha creduto in questa struttura, prezioso e unico come una annata importante che migliorerà ancora nel tempo, forse impreziosendosi sempre di più”.
“L’agricoltura, i suoi territori, le sue produzioni agroalimentari sono sempre più importanti nello sviluppo economico e sociale del Piemonte – dichiara l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. Ed è il caso emblematico dell’Enoteca Regionale del Barolo, nell’omonimo castello di Barolo, dove si conserva e si celebra l’omonimo vino: un vino grandioso anche per le sue profonde radici nel mito e nella storia, il cui nome si lega all’epopea dei Savoia, del Risorgimento, dell’Unità d’Italia. Una fama antica, dunque, riconosciuta a livello mondiale, che si mantiene tutt’ora, grazie all’operato dei produttori, delle organizzazioni, delle istituzioni e ancor più delle attività della Enoteca Regionale del Barolo che proprio quest’anno festeggia i suoi 25 anni di vita. Una tappa, questa, che l’Enoteca regionale ha voluto lodevolmente celebrare con un ricco e straordinario programma di iniziative, tra le quali spicca la realizzazione di questa cartella artistica dedicata agli 11 comuni di origine del Barolo. Un’opera di prestigio- conclude l’Assessore Regionale all’Agricoltura – che simboleggia degnamente il rapporto di una grande realtà vitivinicola con la storia, l’arte, la cultura, e ancor più, il profondo legame con l’intero territorio di produzione: quella “Langa del Barolo” rappresentata dagli 11 comuni che lodevolmente, in modo coordinato e collaborativo, esprimono e promuovono, anche con il loro diretto impegno nella Enoteca Regionale, questo grande vino."
Accompagnamenti musicali e abbinamenti gastronomici concluderanno la manifestazione nel fascino serale di piazza Vittorio Emanuele a Cherasco a cura del Ristorante “da Fausto, Operti dal 1772”.