“Terradeiforti” in degustazione a Milano
"Terradeiforti" è il nome dato dal Consorzio Tutela Vini a quella parte di valle dell’Adige a cavallo fra Veneto e Trentino-alto Adige, compresa nei comuni veronesi di Dolcè, Brentino Belluno, Rivoli Veronese e quello trentino di Avio.
Territorio vitivinicolo limitato, a sud, da un imponente sistema di fortificazioni austro-ungariche a protezione della Chiusa di Ceraino e, a nord, dal Castello di Sabbionara d’Avio, dimora medioevale dei conti di Castelbarco.
Un vigneto di 1. 250 ettari, coltivato da 700 viticoltori, con 15 cantine che vogliono farsi conoscere e far conoscere le proprie eccellenze, riallacciandosi a un filo antico intrecciato fin dal I secolo d. C. Da Plinio il Vecchio che nella sua “Naturalis Historia”, parlando di viti selvatiche coltivate a nord di Verona, scrisse: <<… la brusca: hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium…>> ovvero una vite selvatica chiamata “Enantio”.
La stessa rivalorizzata dai viticoltori della Terradeiforti che oggi coltivano il vitigno autoctono Enantio e, grazie all’azione di tutela del Consorzio, da qualche anno ne ottengono un vino poderoso, dal colore rosso rubino molto intenso e con profumi di frutta matura molto penetranti; un vino di corpo, i cui tannini, robusti e prepotenti, sono ammorbiditi dall’affinamento in botti di legno. Oltre a questo, un altro vitigno autoctono è sapientemente allevato nella Terradeiforti: il Casetta, che dà un vino dalla una spiccata personalità, riconoscibile per il sentore di prugna secca e di marasca, cannella e tabacco ai quali si somma il muschio che ne sottolinea il carattere selvatico, mentre in bocca è suadente e cremoso. E poi altre varietà di pregio, fra cui soprattutto Pinot grigio e Chardonnay, completano l’offerta enologica di questa terra che lunedì 10 dicembre si presenta alle luci della ribalta, presso la prestigiosa cornice del Westin Palace Hotel di Milano, con un banco di degustazione curato da Ais Delegazione di Milano.
Dalle ore 17. 00 alle 21. 00, i vini della Terradeiforti saranno proposti in degustazione dagli stessi viticoltori ed enologi che, da anni, si adoperano per la loro creazione e promozione.