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Una nuova soia Ogm? No, grazie

La Coalizione Liberi da OGM commenta il prossimo via libera ad una nuova soia GM

Fonti comunitarie hanno annunciato da Bruxelles che la Commissione Europea autorizzerà prossimamente una nuova soia Ogm (la A2704-12 della Bayer CropScience AG), destinata soprattutto all’alimentazione animale.
E dopo l’estate arriverà una seconda autorizzazione, per una soia biotech della Monsanto.
Martedì 15 luglio in una sessione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura tenutasi a Bruxelles e durata sino a notte fonda, sulla medesima richiesta di autorizzazione non si era raggiunta una maggioranza qualificata. Sempre secondo fonti comunitarie il Governo italiano avrebbe votato contro il provvedimento. Nella medesima sessione del Consiglio non si è raggiunta la maggioranza qualificata (e dunque non si è autorizzata l’immissione sul mercato) anche su una seconda richiesta della Bayer CropScience AG, relativa al cotone GM LLCotton25.

La coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm commenta, attraverso il suo portavoce Roberto Burdese:
«Ancora una volta la Commissione Europea sembra indirizzata a prendere decisioni che non tengono conto della volontà della maggioranza dei cittadini europei. Non è un caso che in seno al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura non si riesca a raggiungere una maggioranza qualificata favorevole all’immissione sul mercato di nuovi OGM. Molti cittadini europei sono giustamente preoccupati e i Ministri non fanno altro che rappresentare queste preoccupazioni. Bene ha fatto il Ministro Zaia a votare contro: egli sa perfettamente che la maggioranza degli italiani è contraria all’apertura verso gli OGM e si fa pertanto interprete di questa volontà. Ancora pochi giorni fa un sondaggio indipendente (Tg1 Rai) ha confermato che oltre il 70% degli italiani è fermamente contrario a liberalizzare gli OGM pur in presenza di un momento di grave emergenza alimentare. Purtroppo in seno alla Commissione Europea anziché far prevalere il principio della precauzione, in presenza di un’opinione pubblica prevalentemente contraria e in assenza di certezze scientifiche in relazione alle conseguenze legate all’immissione di OGM nella catena alimentare, si tende sempre a far prevalere l’interesse economico di una manciata di multinazionali detentrici dei brevetti sulle nuove produzioni. Brevetti che sono una vera e propria miniera di euro».

Prosegue ancora Burdese: «Non ci inganni il fatto che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare abbia dato il via libera alla soia A2704-12 (sviluppata per fornire tolleranza agli erbicidi a base di glufosinato). Questo parere (come tutti gli altri in materia di OGM) non è accompagnato da un approfondimento in laboratorio, ma semplicemente è il risultato dell’acquisizione della letteratura presentata dalla multinazionale che richiede il permesso di produzione e vendita. Gli scienziati dell’Efsa non hanno fatto altro che esaminarla e confrontarla con altra letteratura mondiale per dedurne che tutto va bene. In altre parole si sono limitati a confrontare dei dati! Quali garanzie per i cittadini europei? Qui non si tratta di consigliare di mangiare meno formaggio e più frutta e verdura. Sappiamo ancora troppo poco (quasi nulla) di questi nuovi organismi, non è assolutamente concepibile l’idea di fare la ricerca solo dopo averli immessi sul mercato. Inoltre, proprio mentre l’Health Check della PAC (ovvero la prevista fase di verifica della riforma Fischler) richiama l’attenzione sulla necessità di privilegiare lo sviluppo rurale e la multifunzionalità, il modello cui fanno riferimento le coltivazioni OGM pare denunciare nella Commissione Europea un orientamento esattamente contrario».

LA COALIZIONE ITALIAEUROPA LIBERI DA OGM E’ COMPOSTA DALLE SEGUENTI ORGANIZZAZIONI:
Acli, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Agci Agrital, Aiab, Alpa, Assocap, Avis, Cia, Cic, Città del Vino, Cna, Codacons, Coldiretti, Confartigianato, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Coop, Copagri, Fedagri, Federconsumatori, Focsiv, Fondazione Diritti Genetici, Greenpeace, Legacoop agroalimentare, Legambiente, Libera, Res Tipica, Slow Food Italia, Unci, Vas, Wwf.

Il coordinatore della Coalizione ItaliaEuropa-Liberi da OGM è Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia.
Email: press@italiaeuropaliberidaogm.org

Weblink: www.liberidaogm.org