Dal Veneto al Piemonte, “bacalà” in tavola
Mercoledì 11 novembre si festeggia lo stoccafisso della Norvegia come solo i
Vicentini sanno fare.
Iniziativa dei ristoratori della Venerabile Confraternita, giunta alla IV edizione
Torna l’appuntamento più atteso dagli amanti del piatto simbolo della tradizione culinaria vicentina. Da qualche anno, infatti, il giorno 11 novembre si celebra la “Giornata del Bacalà alla Vicentina”, promossa dai 41 ristoranti dell’omonima Venerabile Confraternita. Tra questi c’è anche il ristorante Da Riccardo Al Maddarello di Asiago che per l’occasione propone, come gli altri ristoranti del gruppo, la possibilità di gustare un buon piatto di bacalà alla vicentina accompagnato da polenta fumante, sia a pranzo che a cena, al prezzo promozionale di 12 euro. Ma per chi desidera assaporare al meglio il sapore inconfondibile del “Bacalà” (con una “C”, come vogliono i “puristi”), Riccardo dà la possibilità di scegliere anche il menù degustazione, una proposta completa, dall’antipasto al dessert, in grado di valorizzare appieno ed in diverse versioni le peculiarità di questa ricetta tipica, al prezzo veramente eccezionale di 25 euro. Si parte da un antipasto di mantecato di bacalà alla vicentina con chips di polenta, patate e cipolla e peperone rosso per proseguire con degli gnocchi di patate di Rotzo con bacalà e finferli e Bacalà alla vicentina con polenta di Maranello e concludere con un sorbetto ai lamponi, il tutto annaffiato come di rigore da dell’ottimo Vespaiolo della DOC Breganze che con il Bacalà si sposa perfettamente.
La storia del baccalà è antica e la tradizione di quello alla Vicentina risale ancora al 1432, quando una spedizione agli ordini dal capitano veneziano Pietro Querini affondò al largo delle isole Lofoten, in Norvegia. Fu proprio questo sbarco avventuroso a segnare la nascita del piatto; in particolare, furono gli stoccafissi (stock-fish= pesce bastone) che colà venivano conservati appesi al vento e all'aria sino a che essiccavano sino a parere dei bastoni e che Querini portò con sé a casa, a illuminare ed ispirare molti gastronomi vicentini che ci videro subito un’alternativa al costoso pesce fresco, oltrettutto facilmente deperibile.
Dalle lontane isole norvegesi, dove viene pescato e trattato con lo stesso antico metodo di conservazione, lo stoccafisso continua ancora oggi ad essere sapientemente preparato con passione ed impegno, nel rispetto di una ricetta rigorosa.
La ricetta del "bacalà alla vicentina" crea un gemellaggio fra Veneto e Piemonte
14 novembre 2009
Cantalupo Ligure, fraz. Pallavicino (Alessandria) – Ristorante Hotel Stevano
Per la prima volta nella storia un locale non veneto entro a far parte della Storica Confraternita del Bacalà alla Vicentina: il Ristorante “Stevano” di Pallavicino (Cantalupo Ligure – Alessandria), è stato ufficialmente ammesso e ha ricevuto la targa di Confratello.
Il 14 novembre prossimo, il piatto sarà quindi ufficialmente presentato alla clientela in un menù particolare e articolato, e rimarrà poi presente nel menù come piatto fisso tutto l’anno.
Per informazioni: Ristorante Hotel Stevano (Paola Misul, tel. 348.4932549) – telefono 0143.93255 – 0143.93136 info@albergostevano.it
Weblink: www.albergostevano.it