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Carlo Petrini e Gualtiero Marchesi al Congresso di ‘’Identità Golose’’

Carlo Petrini, presente al Congresso italiano di Cucina d’Autore, ha ricordato che a ottobre si terrà Il Salone del gusto (edizione biennale) ed in contemporanea, riservata esclusivamente agli addetti ai lavori, anche “Terra Madre” un evento che raduna da 153 Paesi del mondo, novemila piccoli produttori agricoli.

Gualtiero Marchesi ha anticipato la Mostra antologica che terrà al Castello Sforzesco dal 15 marzo al 16 maggio.

Che Identità Golose sia un Congresso di alto livello, unico nel suo genere in Italia, è ormai assodato e lo dimostra il successo che sta riscuotendo anche questa 6° edizione in corso a Milano al Convention Centre di Via Gattamelata dal 31 gennaio al 2 febbraio.
Successo di pubblico di professionisti attenti alle singole lezioni dei grandi chef che rappresentano l’Italia nel mondo.
Lo dimostrano pure le personalità del settore presenti in questa edizione; nomi come Carlo Petrini, Presidente nazionale di Slow Food che, con il suo intervento, ha riscosso un unanime consenso.
Il suo richiamo al rispetto del comparto agricolo, oggi in sofferenza in vari settori, come quello del latte, pagato solamente 27 centesimi al litro, o del grano il cui valore all’origine è di 10 euro al quintale, per continuare con il settore vitivinicolo che lancia segnali di allarme.
Una realtà, la nostra italiana, che rischia di spegnersi con un solo 3% di contadini, il 50% dei quali con più di 60 anni. Rispetto, dunque, per una categoria che deve essere più amata e considerata, con la quale occorre “fare sistema” in armonia. La ristorazione deve avere ben presente questo concetto se vuole portare in tavola prodotti del territorio, la cui bontà è universalmente riconosciuta.
E’ altresì importante ricostruire il legame tra agricoltura e cibo e tra gastronomia e medicina; oggi più che mai è ufficializzato il concetto che la salute passi attraverso una corretta alimentazione.
Lascia la platea con una frase propositiva: “Nutre lo spirito ciò che lo rallegra” e chi non è in pace con sé stesso dopo una riunione conviviale attorno ad un tavolo, con gli amici o i propri cari?
Il nostro clima, il sole d’Italia, la nostra amata terra, producono materie prime semplici, ma uniche nel sapore. Siamo il Paese con più prodotti tutelati dall'Unione europea che spaziano dal Nord al Sud, alle isole.
Gli esempi al Congresso si sprecano. Si trovano raggruppati in bella mostra nei vari stand e sono affiancati dalle regioni che istituzionalmente li promuovono. Quest’anno la regione ospite del Congresso è l’Emilia Romagna; mette in mostra i suoi innumerevoli tesori golosi ed altrettanto fa la nazione europea presente quest’anno, la Slovenia. Va da sé che la padrona di casa, la Lombardia esponga i suoi prodotti tipici, seguita dal Friuli, dalla Toscana e dalle Marche; è pure presente la Repubblica di San Marino.
Gualtiero Marchesi è salito sul palcoscenico dell’Auditorium a ritirare il Premio per un suo piatto; si è schernito, affermando che “tutti i suoi piatti sono belli e buoni perché lui ha sempre lavorato per ottenere questo scopo".
Il Maestro, che ha lanciato tanti chef noti, sta lavorando per la Mostra antologica, che sarà visitabile al Castello Sforzesco di Milano in primavera. Un riconoscimento della sua regione, la Lombardia, per una vita inarrestabile spesa a far conoscere la bontà della cucina italiana nel mondo.
Una bella giornata carica, per usare una frase di Carlo Petrini, di "intelligenza affettiva" cui fa da capofila il giornalista Paolo Marchi ìdeatore e realizzatore del Congresso, ma anche dagli sponsor, disposti a coccolarsi gli intervenuti, ad iniziare dal punto bar del caffè Lavazza (sempre affollato) con le sue innumerevoli varianti di caffè, per proseguire con l’acqua San Pellegrino, alla Birra Moretti e al Grana Padano, tanto per citarne alcuni.
Un bell'esempio di unione, per continuare ad avere la forza di eccellere nel campo dell'alta gastronomia italiana, amata nel mondo.

Un'affermazione di Paolo Marchi: "Identità Golose è per i cuochi, i pasticcieri, gli artigiani e i produttori, anche per chi fa comunicazione attorno all’estrema qualità del cibo".

Danila Orsi Tibaldeschi