Notizie

L’Igp alla “Patata della Sila”

La Patata della Sila (www.patatadellasila.it) ha ottenuto il riconoscimento dell'Indicazione geografica protetta (IGP) e adesso può cominciare un percorso per la valorizzazione commerciale di uno tra i prodotti agricoli più tipici della Calabria.

E' scaduto, infatti, nei giorni scorsi il termine di sei mesi senza che siano state proposte opposizioni da parte di Stati membri dell'UE o di soggetti terzi alla domanda di riconoscimento dell’IGP Patata della Sila pubblicata il 10 febbraio scorso sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE) 2010/c33/06 da parte del Consorzio Produttori Patate Altopiano Silano (P.P.A.S) Società cooperativa agricola (vedi precedente articolo).

Formalmente manca ancora l'iscrizione della Commissione Europea nel registro ufficiale delle denominazioni protette a norma del Regolamento (CE) n. 510 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alle IGP e alle DOP, ma nella sostanza è ormai cosa fatta.

La stessa Direzione generale dello sviluppo agroalimentare e della qualità del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali conferma che l’iter, avviato nel 2004, può dirsi virtualmente concluso e la Patata della Sila, che già da due anni gode della protezione transitoria, entra pertanto nel novero dei prodotti agricoli e agroalimentari che si fregiano di un marchio di qualità e che vedono l’Italia leader in materia di riconoscimenti comunitari con 211 prodotti DOP e IGP.

Per il Consorzio Produttori Patate Altopiano Silano, presieduto da Pietro Tarasi, che riunisce 200 pataticoltori, con 1.600 ettari investiti, una produzione di 50.000 tonnellate e un fatturato alla produzione che oscilla tra gli 8 e i 10 milioni di euro, si tratta di un risultato positivo.

Patate della Sila in fase di raccolta.

"Consideriamo l'IGP non come un punto di arrivo, ma piuttosto come uno di partenza", dice Albino Carli, direttore del Consorzio. "Attualmente abbiamo investito 250 ettari a Patata della Sila IGP, ma pensiamo che tale superficie, con l’ottenimento formale del marchio UE, dovrebbe lievitare", aggiunge Carli, che non sottovaluta le difficoltà.

"Adesso dobbiamo avviare un percorso di valorizzazione, che richiede naturalmente la costituzione del Consorzio di tutela, ma soprattutto il coinvolgimento degli imprenditori, che, per primi devono crederci, scommettere sull'IGP investendo sul prodotto per poter ottenere dal mercato quel valore aggiunto rappresentato dal marchio di qualità. Come soggetto consortile stiamo sensibilizzando gli imprenditori ad aderire al Consorzio". L’Istituto per la certificazione etica ed ambientale (ICEA) è l’ente di certificazione prescelto.

Lavorazione delle patate.

La denominazione "Patata della Sila" designa il tubero della specie Solanum tuberosum della famiglia delle Solanacee ottenuto dalle varietà Agria, Desirèe, Ditta, Majestic, Marabel e Nicola. Si presenta al consumo di forma tonda, tonda-ovale o lunga ovale, con un calibro compreso tra 28 e 76 millimetri, con buccia e polpa consistenti.

La zona di produzione dell’IGP Patata della Sila comprende i territori dei comuni di Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Colosimi, Longobucco, Parenti, Pedace, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, in provincia di Cosenza e il comune di Taverna in provincia di Catanzaro.

Contatti:
Consorzio Produttori Patate Altopiano Silano – Soc. coop. agr.
Via Forgitelle, 28
87052 Camigliatello Silano (Cosenza)
Tel./fax: (+39) 0984 – 570568
E-mail: consorzio.sila@libero.it
Web: www.unapa.it