Confezioni di formaggio con etichette false
Sequestrati nel Cremasco, dal Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma, migliaglia di confezioni di formaggio con etichette false
Cremasco – In concomitanza con la stagione turistica ormai avviata nella fase cruciale del mese di agosto, il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma hanno avviato controlli straordinari a tutela dei consumatori. In particolare ha proceduto a controlli e verifiche nel comparto agro-alimentare riscontrando diverse irregolarità specie sulle produzioni DOP/IGP nell’Italia settentrionale.
Il sequestro nel Cremasco
In provincia di Parma e nel Cremasco sono state sequestrate in via amministrativa 4.800 confezioni di formaggio grattugiato in quanto recavano in etichetta una dizione falsamente evocativa della DOP Parmigiano Reggiano. Durante i controlli sono state sequestrate decine di migliaia di etichette pronte per essere utilizzate e migliaia di confezioni già etichettate e pronte per il commercio. I prodotti erano destinati anche a paesi esteri.
I controlli nel Nord Italia
In provincia di Milano presso un laboratorio alimentare sono state contestate sanzioni amministrative per 11.000 euro per etichettatura non conforme. In questo caso, le paste alimentari destinate alla produzioni di tortelli indicavano impropriamente ed in maniera evocativa la DOP. In provincia di Cuneo è stato denunciato il titolare di una industria di preparazione di paste ripiene, per aver venduto pasta fresca di qualità diversa a quella dichiarata e menzionata in etichetta e nelle fatture di vendita la presenza di prodotti alimentari a denominazione di origine in realtà non presenti. Il Nac ha quindi accertato che la ditta da inizio anno ha posto in commercio circa 75.000 euro di prodotti traendo in inganno gli ignari acquirenti e che le vendite avvenivano anche all’estero, in particolare in Francia e Germania. Nel contempo sono state contestate sanzioni amministrative per 26.000 euro.
L’autorizzazione del Consorzio Tutela
I Nuclei Antifrodi ricordano agli operatori che l’indicazione in etichetta od il riferimento ad una Indicazione Geografica o Denominazione di Origine Protette nei prodotti elaborati e o trasformati deve essere preventivamente autorizzata dal relativo Consorzio di tutela. L’autorizzazione del Consorzio è infatti subordinata ad una serie di controlli sulle linee di produzione che offrono maggiori garanzie per scongiurare ogni ipotesi di frode ai danni dei consumatori.