Iniziativa dell’Ue per un “invecchiamento attivo”
Invecchiamento attivo: il Partenariato europeo d’innovazione adotta azioni comuni
Il gruppo pilota del partenariato europeo d’innovazione per un invecchiamento attivo e in buona salute ha adottato azioni comuni per rispondere alle sfide sociali che rappresenta l’invecchiamento attivo della popolazione europea. Il gruppo è costituito da rappresentanti dei settori sociali e della salute, di imprese, della società civile e dei poteri pubblici. Il piano di attuazione strategica illustra le azioni prioritarie da avviare per rilevare le sfide dell’invecchiamento in particolare attraverso l’innovazione. Obiettivo principale è quello di garantire al cittadino europeo medio, entro il 2020, due anni in più di vita in autonomia e buona salute. Il piano di attuazione costituisce la prima tappa verso la concretizzazione di questo obiettivo e si concentra su tre grandi aspetti della vita delle persone anziane: la prevenzione, le cure ed i trattamenti e l’autonomia. Cinque le azioni specifiche individuate pronte ad essere introdotte il prossimo anno: sviluppo di mezzi innovativi per assicurarsi che i pazienti seguano i loro trattamenti – una azione concertata in almeno 30 regioni europee; soluzioni innovative per prevenire le cadute e favorire la diagnosi precoce nelle persone anziane; cooperazione per contribuire alla prevenzione del declino funzionale e della fragilità, mettendo in particolare l’accento sulla malnutrizione; diffusione e promozione dei modelli di cura integrata innovativi ed efficaci in caso di malattie croniche presso pazienti anziani. Le azioni dovrebbero essere intraprese in diverse regioni dell’Unione europea. Il gruppo pilota ha invitato la Commissione europea a superare gli ostacoli all’innovazione nel campo dell’invecchiamento attivo e in buona salute e favorire un utilizzo più efficace dei fondi dell’Unione.