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Una speranza per la cura della Hiv: la spugna marina

(AGI) – Washington, 20 lug. – Un nuovo studio dello The Scripps Research Institute, in California, ha mostrato che, in una coltura cellulare, un composto naturale ha quasi eliminato del tutto il virus dell'Hiv in alcune cellule infette. Il composto potrebbe aiutare a creare una nuova classe di farmaci anti-virali che possiedono la capacita' di reprimere la replicazione virale in cellule infettate in modo cronico e acuto. Attualmente, la terapia contro l'Hiv, la Highly Active Antiretroviral Therapy (Haart), permette di estendere le aspettative di vita ai malati, ma non eradica il virus. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista ''Cell Host and Microbe'', ha riguardato una sostanza conosciuta come Cortistatina A, un composto naturale isolato nel 2006 da una spugna marina, la Corticium simplex, scoperta piu' di 100 anni fa. I ricercatori hanno usato una versione sintetica del composto su due ceppi di Hiv, l'Hiv-1, la piu' comune forma di virus, e l'Hiv-2 concentrato nell'Africa Occidentale e in qualche regione europea. Il composto ha ridotto la produzione virale del 99,7 per cento nelle cellule CDA+T (cellule del sistema immunitario) prelevate da pazienti? che non avevano livelli del virus nella circolazione sanguigna e che erano sotto Haart da molto tempo. Quando il composto e' stato aggiunto ad altri trattamenti antivirali, ha ulteriormente ridotto del 20 per cento la replicazione virale nelle cellule CD4+T di pazienti che avevano quantita' rintracciabili di virus nel sangue. La sostanza lavora mediante inibitori che si legano a un potente attivatore dell'espressione genica dell'Hiv, noto come ''Tat'', prevenendo cosi' la replicazione anche a minuscole concentrazioni. Inoltre, non si osserva nelle colture cellulari un a recrudescenza del virus, come invece avviene per gli altri antiretrovirali. Mentre la maggior parte degli antiretrovirali blocca solo le nuove infezioni, la dideidro Cortistatina A riduce la replicazione virale nelle cellule gia' infette, limitando la trasmissione da una cellula all'altra, ed e' efficace a concentrazioni molto basse, non mostrando nessuna tossicita', almeno a livello cellulare. (AGI) –