LaRegione Piemonte e i prodotti Dop e Igp
(AGENPARL) – Torino, luglio – La Commissione Europea ha recentemente promosso l’apertura di un bando di gara finalizzato allo studio specifico sulla valutazione economica del valore aggiunto dei prodotti Dop/Igp. Obiettivo del bando è quello di prendere in esame metodi di produzione, prezzi, costi aggiuntivi, comparare prodotti a Denominazione o Indicazione Geografica con beni equivalenti mancanti di riconoscimento.
La validità intrinseca dell’iniziativa non è in discussione, stride però con la mancanza di una concomitante efficace tutela dei prodotti agricoli nostrani dalla concorrenza sleale che da diversi anni a questa parte imperversa sul mercato danneggiando con gravi conseguenze il comparto primario piemontese e italiano.
Così l'Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Mantenere costantemente alto il livello di guardia sulle produzioni di massima eccellenza provenienti dal nostro comparto primario è azione importante e necessaria, ma reputo fine a se stesso uno studio sul valore aggiunto dei prodotti Dop e Igp se al contempo persiste indisturbato sul mercato un traffico irregolare di prodotti di scarsa qualità venduti per eccellenze o, ancora, Paesi con l’opportunità di poter accedere sulle piazze europee senza rispettare gli obblighi ai quali i nostri produttori sono invece vincolati: ancora oggi l’agroalimentare piemontese è prima vittima di una concorrenza sleale sempre più proliferante tra i confini continentali e non solo. Inoltre, il marcato squilibrio nelle filiere tra quanto corrisposto al settore primario e gli altri attori, tendenza dovuta a rapporti di forza non più accettabili, è ulteriore elemento da non trascurare. Finchè Dop, Igp e prodotti agricoli agroalimentari di qualità non saranno oggetto di una tutela reale in ambito commerciale, il valore aggiunto sul quale si vuole approfondire mediante studi e comparazioni non giungerà mai agli agricoltori”.