Gli italiani riducono gli sprechi a tavola
Due italiani su 3 (65%) hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo per effetto della crisi. E' quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su "I comportamenti degli italiani nel tempo della crisi", realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2012 e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d'Este di Cernobbio.
Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 67% lo ha fatto – rileva la Coldiretti – facendo la spesa in modo più oculato, il 59% utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40% riducendo le dosi acquistate e il 38% guardando con più attenzione alla data di scadenza.
"Si tratta forse dell'unico elemento positivo della crisi in un Paese come l'Italia dove a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel ricordare che in Italia gli sprechi alimentari equivalgono a un valore annuale di ben 11 miliardi di euro.
Sulle tavole degli italiani tornano dunque i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – continua la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.
I piatti antispreco – conclude la Coldiretti – sono tanti, basta solo un po' di estro e si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia. Se avanza del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale per arrivare alla più tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Ma anche la frutta può essere facilmente recuperata se caramellata, cotta per diventare marmellata o semplicemente in macedonia.
Fonte: www.asca.it