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Proposta di Coldiretti per la crescita dell’Italia

Passa da una proposta in dieci punti la nuova Italia targata Coldiretti. Ecco la lista stilata dall’associazione dei coltivatori diretti.
1. Un governo globale dei beni comuni: “E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo”.
2. Più Europa: “Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente l’Italia in Europa, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del modello italiano.
3. L’Italia, una, sussidiaria e solidale: “Semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze”.
4. I nostri punti di forza: “Gli asset su cui il nostro Paese può e deve puntare, sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso”.
5. L’Italia che fa l’Italia: “E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana”.
6. Le politiche necessarie: “Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di buona politica e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti”
7. La molla per tornare a crescere: “In stagioni congiunturali particolarmente difficili, la fiducia diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in un ulteriore chiave depressiva”.
8. Far crescere il Pil con il benessere: “Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil”.
9. Il valore della comunità: “La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia”.
10. Etica prima di tutto: “Le persone nel loro quotidiano agire finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata”.