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Novità nella vendita dei prodotti agricoli

Entra in vigore l’art. 62 del Decreto delle Liberalizzazioni 1/2012 che rende trasparente la vendita in agricoltura e introduce l’obbligo di forme contrattuali scritte e il rispetto di tempi di pagamento dei prodotti nei termini di 30 e 60 giorni.

Fedagri-Confcooperative: «Da oggi più trasparenza nella vendita dei prodotti agricoli»
«Come cooperazione agroalimentare siamo stati tra i primi a sollevare con determinazione sia in ambito nazionale che comunitario l’esigenza di una maggiore trasparenza nelle relazioni contrattuali all’interno della filiera. Non possiamo pertanto non accogliere con soddisfazione l’entrata in vigore da oggi del nuovo impianto normativo che introducendo regole precise nelle relazioni commerciali dei prodotti agricoli e alimentari, va di fatto nella direzione da noi auspicata di riequilibrare i rapporti di forza tra mondo della produzione e distribuzione». Così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini commenta a nome dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, l’entrata in vigore dell’art. 62 del Decreto delle Liberalizzazioni 1/2012 che introduce l’obbligo di forme contrattuali scritte e il rispetto di tempi di pagamento dei prodotti nei termini di 30 e 60 giorni (a seconda se essi siano o meno deperibili).

«Non possiamo tacere tuttavia – così prosegue Gardini – che siamo in presenza di un intervento normativo che introduce elementi che vanno ad incidere e mutare profondamente prassi e consuetudini radicate nell’attuale scenario degli scambi commerciali dei prodotti agroalimentari. Sono fin troppo evidenti, e di certo anche a noi non sfuggono, tutte le difficoltà e i problemi operativi derivanti dall’applicazione di una riforma di tale portata».

«Sono stati proprio gli stessi ministri Passera e Catania a dichiarare giorni fa che stanno già valutando l’ipotesi di apportare adeguati aggiustamenti alla norma. Da parte nostra, siamo pronti a collaborare attivamente con i ministeri competenti affinché l’impianto normativo venga rivisto e corretto nelle parti che creano oggettivamente più difficoltà alle nostre imprese».