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10 regole per fare una spesa “sana” al supermercato

Consigli dal Ministero della Salute

Un decalogo per fare una corretta spesa alimentare al supermercato evitando acquisti che fan male alla salute.

Il Ministero della Salute ha pubblicato un interessante documento sul suo sito rivolto ai consumatori, un decalogo con dei consigli per acquistare bene al supermercato.

L'opuscolo denominato «Etichettatura degli alimenti. Cosa dobbiamo sapere», dà delle informazioni utili alle casalinghe per scegliere bene tra i banchi del supermercato.

Ecco quanto dichiarato nel documento che è possibile consultare sul sito del Ministero della Salute, relativamente a etichette, ingredienti e altri argomenti utili per scegliere bene i prodotti alimentari.

L'etichetta, è la prima cosa che va consultata è basilare, perché parla in dettaglio dell’alimento, saper leggere e comprendere le indicazioni in essa contenute permette di scegliere i migliori prodotti e seguire una sana alimentazione.
Le illustrazioni delle confezioni invece non sono che una scelta di immagine accattivante per la vendita del prodotto, frutto della fantasia di chi fa il mestiere di vendere, queste difatti anche se catturano l'interesse dei consumatori non hanno niente a che vedere spesso con l’aspetto reale del prodotto.

Gli ingredienti, ma ancora più l’ordine degli ingredienti di un prodotto, vanno controllati bene anche per sapere le quantità e ciò che mangiamo, inoltre forse molti non lo sanno ma vengono indicati per ordine decrescente di quantità. Fare la spesa al supermercato è pure anche un momento di relax della giornata, consultare gli ingredienti può sembrare impegnativo ma invece non lo è affatto.

La scadenza, un discorso esaminato anche dal Parlamento Europeo che vorrebbe eliminarla per una questione di problema di spreco di cibo, ma solo per i prodotti secchi. A riguardo è meglio consumare il prodotto entro la data di scadenza, dopo tale termine il prodotto ha una maggiore deperibilità tanto da divenire pericoloso per la salute.

La data di scadenza e il termine minimo di conservazione sono due cose ben distinte, così la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”, sta a significare che il prodotto può pure essere consumato anche dopo la data riportata in etichetta. Infatti l'articolo pur non essendo più fresco e come prima in sapore e odore può essere consumato ugualmente perché non è rischioso per la salute.

Per quanto concerne il peso, va detto che non sempre c'è corrispondenza tra il peso del prodotto etichettato e il peso netto/sgocciolato dell’alimento.

I soggetti allergici devono fare attenzione più degli altri all'etichetta, controllare sempre l’elenco degli ingredienti per verificare la presenza di alimenti che potrebbero contenere allergeni.

Per i prodotti refrigerati e surgelati va rispettata la temperatura di conservazione prescritta, non vanno lasciati fuori dal frigorifero o dal congelatore, il freddo non elimina i batteri ma è un bloccante della loro crescita.

Per il pesce della pescheria, vanno letti i cartelli, oltre al pesce fresco ci può essere anche pesce scongelato, il rivenditore deve essere preciso ed esporre le indicazioni obbligatorie, tra cui anche quelle sulla provenienza.

Basandosi sullo stesso rapporto di qualità e prezzo, sono consigliati dal Ministero gli alimenti confezionati con materiale riciclato o riciclabile, questo solo per una questione di tutela dell’ambiente.

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