A Cesena, 4° Fiera Ortomec
A Pievesestina di Cesena, dal 20 al 22 gennaio si svolge la quarta edizione di Ortomac organizzata da Agri Cesena, la spa partecipata dal Comune e Camera di Commercio per la realizzazione di eventi fieristici.
Nei quattro settori espositivi si svolgono Incontri e Convegni aventi per tema le produzioni orticole, il cui ruolo nell'ambito del panorama italiano è cresciuto negli ultimi anni.
Cesena è tra i più dinamici distretti agroalimentari d'Italia (supportato dalla presenza nella Città della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna e con la realizzazione di Ortoma, fornisce un quadro completo relativamente a temi specifici per i settori orticolo e sementiero.
La prima giornata (giovedì 20 gennaio) sarà impegnata dal 55° Convegno Nazionale Sementiero, ovvero l’appuntamento più importante rivolto a chi opera in tale “campo”.
«Abbiamo deciso -sottolinea Domenico Scarpellini, Presidente di Agri Cesena-di realizzare questa mostra specializzata, articolata in parte convegnistica e in parte espositiva, per fornire un preciso punto di riferimento al settore dell’orticoltura, che vede l’Italia leader in Europa, ed a quello delle sementi, dove l’Italia è al primo posto insieme con la Francia. Inoltre, offriamo una “vetrina” commerciale e vari momenti di confronto dove gli operatori possano incontrarsi per delineare stato e prospettive future, e in cui si forniscano soluzioni e stimoli per lo sviluppo del comparto e una spinta al consumo».
L’Asia detiene nel mondo la maggiore quota produttiva seguita dall’Europa, dal Nord e Centro America e dall’Africa.
Le specie orticole più importanti che compongono l’offerta mondiale sono pomodori, angurie e cipolle.
L’Europa si configura come la principale area esportatrice di ortaggi.
Nel corso della rassegna si delinea questo “mondo” che sta attraversando un particolare momento con calo di consumi e problema prezzi, anche se in misura minore rispetto al settore della frutta.
I settori espositivi sono:
– Sementi: costituzione, moltiplicazione, lavorazione seme, confezionamento, commercilizzazione. Ortovivaismo: substrati, semina su bancali, celle di germinazione, vivaisti orticoli.
– Coltivazione: preparazione letto di semina, disinfezione suolo, pacciamatrici, semina e trapianto, impianti per irrigazione, pratiche colturali, raccolta agevolata e meccanica, serre e tunnel, impiantistica per colture forzate e per colture fuori suolo, sistemi di difesa, mezzi tecnici, strumenti per analisi e misura, pirodiserbo.
– Lavorazione e commercializzazione del Prodotto.
Il programma:
Giovedì 20 gennaio 2005
Mattino Sala Europa:
ore 9.30 Qualità e sicurezza varietale delle sementi ortive professionali:aspetti operativi e legislativi;
Pomeriggio Sala Europa:
ore 14.00 La sperimentazione varietale nelle regioni su carciofo, fagiolo, fagiolini, asparago, radicchio;
Venerdì 21 gennaio 2005
Mattino Sala Europa:
ore 10.00 Il ruolo della sostanza organica nella coltivazione della patata
Pomeriggio Sala Europa:
ore 14.00 Sostanza organica per l'agricoltura: gestione integrata di matrici organiche, irrigazione e nutrizione azotata nel quadro della Direttiva nitrati;
Sabato 22 gennaio 2005
Mattino Sala Europa:
ore 9.15 La fragola:alternative al bromuro di metile e innnovazione varietale.
Il Consorzio Agrario di Forlì-Cesena e Rimini, ripropone, nel proprio stand, “Geovapor”, la macchina per la disinfestazione ecologica dei terreni agrari a mezzo vapore (alternativa al bromuro di metile), nata dalla collaborazione tecnica fra il Consorzio Agrario e le Officine del Savio di Mercato Saraceno, già presentata in anteprima nell’ultima edizione.
Nel 1987 il bromuro di metile fu inserito fra i responsabili della distruzione della fascia dell’ozono, per cui, dopo una serie di progressive riduzioni nell’impiego di questa sostanza chimica, nel 2005 è iniziata la proibizione dell’impiego del bromuro di metile (salvo un modesto quantitativo consentito per usi particolari). Si pone, quindi, con la massima urgenza, il problema della disinfestazione dei terreni agrari, in particolare di quelli destinati alla produzione degli ortaggi.
Fra le varie soluzioni alternative che si stanno diffondendo, accanto ad alcuni prodotti chimici in commercio finora poco diffusi perchè di efficacia inferiore, ne esistono alcune di natura fisica o biologica in fase di più o meno avanzata introduzione. Fra queste l’uso del vapore, insufflato nel terreno da apposite macchine, appare al momento la soluzione che più si avvicina per risultato finale al bromuro di metile (se ne discosta di poco per costi di esecuzione e garantisce un ottimo rispetto dell’ambiente). Ma fino a qualche tempo fa, ed ancora oggi, sussistono alcune perplessità circa l’impiego di questa tecnica, per il giustificato timore che il vapore immesso nel terreno a temperature di 180-200 gradi centigradi, come avviene per le macchine cosiddette “a vapore secco” di prima generazione, possa rivelarsi dannoso per la flora microbica del terreno. Questo timore non ha ragione di sussistere se riferito alle macchine tipo Geovapor, che, operando nel terreno ad una temperatura di 70-80 gradi, garantiscono il rispetto della microflora, conseguendo, sia pure in un tempo unitario di applicazione leggermente maggiore, risultati pienamente soddisfacenti. L’impiego del vapore a temperature contenute, tecnica che coniuga l’efficacia agronomica con la tutela ambientale, si ritiene perciò possa costituire il nuovo corso della disinfestazione dei terreni agrari. Macchine Geovapor, sono già operanti (non più in fase sperimentale ma applicativa) sia in provincia di Forlì-cesena che in regioni ad alta intensità orticola quali Sicilia e Puglia.
Per informazioni Consorzio Agrario 0543 791313