A “Il Bontà” di Cremona la qualità è servita
Dall'11 al 14 nopvembre 2011
Questo il tema di un seminario all'interno de "Il Bontà", la manifestazione fieristica di Cremona; scopo è il riscoprire le tradizioni culinarie lombarde, quasi un viaggio alle radici del cibo per riportare a notorietà i saperi, i sapori e le tradizioni delle produzioni tipiche della Lombardia.
NARIO PER RISCOPRIRE LE TRADIZIONI CULINARIE LOMBARDE UN VIAGGIO ALLE RADICI DEL CIBO, PER RISCOPRIRE I SAPERI, I SAPORI E LE TRADIZIONI DELLE PRODUZIONI TIPICHE DELLA LOMBARDIA. A CREMONA IN OCCASIONE DE IL BONTÀ (11-14 NOVEMBRE 2011).
Confagricoltura Donna Lombardia propone all’interno della rassegna enogastronomica Il Bontà un momento di informazione rivolto a valorizzare la conoscenza delle produzioni agroalimentari lombarde.
Il seminario di degustazione guidato alla scoperta delle tradizioni lombarde, “La Qualità è servita”, ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza della provenienza locale delle materie prime agricole, i processi di lavorazione ed implementare uno sviluppo agricolo nel quale siano centrali la salvaguardia dell’ambiente, del territorio, le produzioni alimentari di qualità e il miglioramento della qualità della vita.
L’incontro si svolgerà sabato 12 novembre alle ore 18 nell’Area Degustazione de Il Bontà, e vedrà la partecipazione di ospiti eccellenti e giornalisti enogastronomici che si occuperanno di guidare i buongustai e i ristoratori attraverso un viaggio sensoriale e gustativo che metterà in risalto il rapporto con il territorio, le caratteristiche dei vari disciplinari e tutto ciò che contraddistingue le produzioni Dop e Igp. Sarà possibile conoscere, attraverso la degustazione, l’eccellenza dei prodotti lombardi: i 10 formaggi Dop lombardi (Bitto, Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Taleggio, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Parmigiano Reggiano, Valtellina Casera, Formaggella Luinese ed anche il Salva Cremasco che è in protezione transitoria); i 3 salumi Dop (Salame di Varzi, Salame Brianza, Salamini Italiani alla Cacciatora, e il Gran Suino Padano in protezione transitoria); i 6 salumi Igp (Bresaola della Valtellina, Salame Cremona, Salame d’Oca di Mortara, Cotechino di Modena, Mortadella Bologna, Zampone di Modena). Dalla Pianura alla montagna, la Lombardia presenta paesaggi diversi indissolubilmente legati ai prodotti gastronomici ognuno con le proprie particolarità: dal Bitto della provincia di Sondrio, un formaggio blasonato, la cui produzione deve attenersi ad una normativa precisa e è ritenuto uno dei più antichi prodotti caseari; alla Formaggella del Luinese ultima entrata nel circuito Dop, al Gorgonzola il re degli erborinati, ottenuto mescolando una cagliata con un’altra successiva, al Salva, in protezione transitoria, nato dalla necessità di salvare le eccedenze del latte della tarda primavera. Per affrontare poi i prodotti della lavorazione del maiale, dal Salame Cremonese ottenuto dalla lavorazione di tutte le parti magre del maiale compresi i tagli pregiati come la coscia e il filetto, al Salame di Varzi caratterizzato dalla tipica grana grossa e stagionato nel particolare clima collinare. Ognuno di questi prodotti è il retaggio di una tradizione che ha radici in un passato magari lontano nel tempo, ma che è ancora oggi viva e presente grazie alla passione tramandata di casaro in casaro, di norcino in norcino o di famiglia in famiglia. “Con la partecipazione al Salone delle eccellenze enogastronomiche “Il Bontà” – afferma Gabriella Poli, presidente di Confagricoltura Donna Lombardia – le imprenditrici agricole vogliono sottolineare l’importante missione di farsi paladine della tutela e valorizzazione del nostro ricchissimo patrimonio alimentare. Far conoscere i tanti giacimenti gastronomici sparsi per i nostri territori può essere una strada per contrastare i rischi di appiattimento che comporta la globalizzazione. Vogliamo tenere saldo il legame tra chi produce le materie prime e chi trasforma e vende i prodotti agroalimentari. E’ rilevante lo stretto legame che unisce l’agricoltura, l’enogastronomia e la cultura alimentare, in quanto costituiscono aspetti di un ambito caratterizzato da forte tradizione e identità”