Acetaie aperte a Modena. I produttori tornano a raccontarsi
Domenica, 26 Settembre – Per accedere e partecipare alle attività dell’evento organizzato dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop servirà il Green Pass.
E’ l’evento promozionale più importante dell’anno per il comparto, organizzato dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.
Un’edizione che si preannuncia carica di sorprese, perché celebra il ritorno alle manifestazioni in presenza dopo l’emergenza Covid, ma anche perché sarà il primo Acetaie Aperte con accesso legato all’esibizione del Green Pass e, in molte delle sedi di visita, alla prenotazione obbligatoria per garantire un accesso ordinato, nel rispetto del distanziamento interpersonale ed in orari il più possibile scaglionati. Sono trentatré al momento, in crescita quindi rispetto alle ultime edizioni, le acetaie dislocate tra i vari Comuni della Provincia di Modena che hanno aderito all’evento promozionale di punta per il comparto con proposte di visite, degustazioni ed intrattenimento per grandi e piccini.
Ad attendere i visitatori quindi, i tradizionali percorsi guidati nei locali deputati alla produzione, con spiegazione della filiera produttiva partendo dal vigneto, passando per la cottura del mosto in sala bollitura, fino alla sala deposito mosti, alla barricaia e alla sala invecchiamento. Tour guidati che non si terranno solo nelle acetaie ma anche nei musei del territorio dedicati all’Aceto Balsamico, dove ad accompagnare il pubblico ci saranno i Maestri della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale e i personaggi storici chiamati ad animare la narrazione che coinvolgeranno in un divertente viaggio nel tempo.
Così come non mancheranno le degustazioni di aceto balsamico, in abbinamento alle più classiche crescentine o ai più originali cappuccino di zucca e pancetta croccante, panna cotta, polentina con i formaggi o crostini con stracchino e salsiccia. O ancora con crostate di marmellata di frutti antichi, salumi locali, scaglie di Parmigiano Reggiano e dolci della tradizione locale da abbinare con l’immancabile Lambrusco oppure con un calice di Pignoletto.
Sarà dunque, per la maggior parte, un assaggio in tandem dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop con le specialità enogastronomiche del territorio, anche se non mancheranno gli assaggi in purezza di diverse tipologie e diverso invecchiamento.
La necessità di rispettare il distanziamento e comunque la volontà di coinvolgere più visitatori possibili nelle attività proposte dalle singole acetaie, prevede anche molte attività da svolgersi all’aperto, come le visite in vigna, al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, oppure la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli.
Ci si informa ma si gioca anche, in acetaia: con il Balsamiquiz o la Caccia al Tesoro Balsamico sfruttando le nozioni apprese durante la visita in acetaia per risolvere enigmi e rispondere a quiz balsamici per poter raggiungere la meta finale. E in alcuni casi si ascolta anche buona musica dal vivo, suonata dalla “Band giovani note”, formazione bandistica giovanile della Banda Giuseppe Verdi di Spilamberto.
Acetaie Aperte 2021 sarà una importante prova di ottimismo e fiducia nel futuro e una occasione per dimostrare l’importanza e l’efficacia dell’unione di intenti, soprattutto nel presente momento storico, nel promuovere quel patrimonio storico e culturale che l’Aceto Balsamico rappresenta per il Territorio modenese.
Informazioni dettagliate su programmi, modalità di accesso ed indirizzi delle singole acetaie disponibili al sito www.acetaieaperte.com
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