Acqualagna presenta il suo Tartufo Bianco
Al Via la 56° Fiera il 24/10 e nei week-end fino a 14/11
La 56/a edizione della Fiera è stata presentata in Regione, con il sindaco di Acqualagna Luca Lisi, dal presidente Francesco Acquaroli e dal vice presidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni.
“Il tartufo – ha dettto Acquaroli – è un’eccellenza marchigiana assolutamente competitiva a livello internazionale e dobbiamo spingere per portare la qualità della nostra terra, farla conoscere e caratterizzare un turismo e un’accoglienza in linea con le potenzialità della nostra regione; questa Fiera “è uno degli eventi di cui andiamo molto orgogliosi perché racconta una parte del nostro straordinario territorio”.
“Acqualagna – ha osservato Carloni – con la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, torna a rendere omaggio in maniera magistrale a una kermesse capace di varcare i confini nazionali e che oggi festeggia la cinquantaseiesima edizione. Sono convinto che la strategia di promozione regionale che stiamo strutturando attorno al tartufo sarà capace di esaltare le peculiarità territoriali e nel contempo irrobustire un brand Marche forte e riconoscibile, capace di garantire quel valore aggiunto di cui tutto il sistema del tartufo marchigiano potrà beneficiare. Un viaggio emozionale e sensoriale che abbiamo pensato di presentare nel portale www.marcheterraditartufi.it”.
“Per la 56/a edizione – ha rimarcato Lisi – la parola chiave è ‘emozione’. Dopo due anni drammatici a causa del Covid, torniamo con entusiasmo a condividere questo grande appuntamento. Otto giorni di gusto e passione dedicati al tartufo bianco, con grandi maestri della cucina italiana per un’esperienza altamente innovativa che sa unire sapientemente gastronomia, arte e cultura in una terra che è riuscita a fare del suo prodotto un’eccellenza alimentare internazionale. Per la raccolta – ha aggiunto – abbiamo inoltre buone notizie, domani (20 ottobre) assisteremo al plenilunio di ottobre. La luna piena influenzerà bene la ricerca del tartufo che potrà crescere e svilupparsi in abbondanza, per arrivare sugli stand e sulle tavole nei giorni di fiera con grandi sorprese sia nella quantità che nel prezzo. La qualità sarà sempre altissima”.
“Intorno a questo prodotto – ha dett ancora Acquaroli – c’è una storia, una narrazione dove si sviluppa una cultura enogastronomica ed è un patrimonio che noi vogliamo trasmettere, raccontare e promuovere per far sì che si possa affermare un’eccellenza caratteristica della nostra regione e che ci identifica, per essere trainante per l’agricoltura, il commercio, l’enogastronomia e il turismo. La Regione vuole esaltare quello che noi abbiamo da offrire – ha concluso – perché riteniamo che sia il bigliettino da visita più importante per restare competitivi e le caratteristiche del nostro territorio sono uno strumento di crescita e affermazione sui mercati nazionali e internazionali”.