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Ad Aosta s’inaugura la “Fiera di Sant’Orso”

In programma il 30 e 31 gennaio

Il centro di Aosta si prepara ad accogliere una folla di visitatori in occasione della Fiera di Sant'Orso, grande kermesse popolare che esula dalla semplice manifestazione legata all'artigianato di tradizione, per esprimere e connotare l'arte, la storia e l'enogastronomia valdostana. L'edizione 2010 della 'millenaria' (risale all'anno 1.000).
Si narra che abbia avuto inizio proprio di fronte alla Chiesa dove Sant'Orso, vissuto anteriormente al IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e 'sabot', tipiche calzature alpine in legno. L'evento che caratterizza la due giorni e' l'esposizione di artigianato tipico allestita nel centro storico del capoluogo valdostano, lungo l'asse che va da piazza della Repubblica a piazza Arco d'Augusto, ed ha il suo cuore nel borgo di Sant'Orso. Qui un migliaio di espositori, in rappresentanza di tutti i settori tradizionali, presentano prodotti artigianali di scultura ed intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, tessitura del 'drap' (stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno), e poi merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti. Tra gli oggetti piu' apprezzati vi sono i tradizionali taglieri in legno, spesso decorati con rosoni (il piu' tipico e' il 'copapan', corredato di coltello che serve per frantumare il pane nero), marchi per il burro e per il pane, culle per neonati, e ancora pentole e contenitori in pietra ollare, capi di abbigliamento (dalla lavorazione dei pizzi al tombolo, tipica di Cogne, alla tessitura della canapa a Champorcher fino ai sabot in legno), attrezzi per il lavoro nei campi come le scale per la raccolta dei frutti, il rastrello per la fienagione, vari tipi di cesti, la slitta per il trasporto del fieno. A tutto cio' si aggiungono sculture e bassorilievi a soggetto agro-pastorale, che spesso sono vere e proprie opere d'arte. Tra un bicchiere di vino ed una polenta fumante, una danza folk ed il concerto di una corale, si giunge al momento 'clou' nella notte tra il 30 e il 31 gennaio con la 'Veilla'': musica, canti, libagioni e spuntini nelle vie e anche nelle storiche cantine del centro (per l'occasione aperte ai visitatori) per trascorrere una notte di festa in allegria fino all'alba. – VIABILITA' Per favorire il traffico dei veicoli alle porte di Aosta sono state istituite aree di parcheggio gratuite per auto e camper, tutte servite con servizio navetta da e per gli ingressi della kermesse. In dettaglio i parcheggi si trovano: a Pollein nell'area Carrefour, presso il camping Les Iles (sosta gratuita e riservata ai camper), all'area della Grand Place; a Saint-Christophe nell'area della Croix Noire; nell'ex portineria ovest della Cogne Acciai Speciali, in via Vittime lavoratori del col du Mont, in regione Tzambarlet, nell'area Zambroni ad Aosta. Per i disabili sono disponibili parcheggi in piazza Arco d'Augusto, nella caserma testafochi e in via Matteotti ad Aosta. – PERCORSO Chi vuole vedere la Fiera di Sant'Orso senza perdersi nessuna delle opere esposte deve iniziare la visita dall'Arco d'Augusto, all'ingresso est di Aosta, da dove si sviluppa l'itinerario che porta nel cuore del centro storico. Per facilitare il flusso gli organizzatori hanno previsto un percorso con andamento circolare, lungo l'asse Arco d'Augusto-piazza della Repubblica, toccando le vie Sant'Anselmo, Porta Praetoria, Piazza Chanoux, De Tillier ed Aubert per proseguire in via Croce di Citta' fino a Piazza Roncas e ritornare dalle vie de Sales, Xavier de Maistre, Anfiteatro, Rey e Antica Zecca. – ENOGASTRONOMIA Spazio anche all'enogastronomia valdostana all'interno della 'millenaria' Fiera di Sant'Orso: a curare la ristorazione, come ogni anno, saranno il padiglione enogastronomico in piazza Plouves e i punti 'RossoNeri', che presentano l'eccellenza dell'agroalimentare della Valle d'Aosta. All'interno del padiglione – aperto dal 28 al 31 gennaio – sono presenti 54 imprese valdostane del settore alimentare. I punti 'RossoNeri', gestiti dalle pro loco e dislocati lungo il percorso, proporranno il 30 e il 31 gennaio menu' per ogni gusto e tasca a bse di specialita' valdostane. – L'ATELIER Dal 28 al 31 gennaio sara' anche possibile visitare l'Atelier, che ospita l'esposizione delle produzioni delle imprese valdostane, appartenenti al settore tradizionale, che hanno trasformato la passione per l'artigianato in una professione. Gli organizzatori assicurano che ''la presenza degli espositori sara' alta e di ottima qualita''': e' prevista la partecipazione di 84 imprese professioniste nei due padiglioni, in piazza Chanoux (espositori del settore tradizionale con maggiore anzianita') e piazza Plouves (produttori del settore equiparato). Le tipologie, differenziate cromaticamente nell'allestimento, sono quattro: mobili, sculture (pezzi unici), oggettistica tradizionale, 'altro artigianato'. – FOIRE CULTURE La cultura della Fiera di Sant'Orso il 30 ed il 31 gennaio si fondera' con la storia della Valle d'Aosta. Su iniziativa dell'assessorato regionale alla Cultura, nell'ambito delle attivita' di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale valdostano, l'ingresso alle esposizioni ed ai siti archeologici sara' gratuito ed ininterrotto dalle 9 alle 22.